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ANSIE DA VIAGGIATORE


ANSIE DA VIAGGIATORE


Testo e foto di Cinzia Galletto


Viaggiare non è mai stato così semplice, spostarsi da un continente all'altro non è mai stato così veloce. Non c'è dubbio viviamo in un secolo che ci vuole tutti viaggiatori, migratori programmati con biglietto di ritorno per i luoghi più lontani del pianeta. Anche i prezzi diminuiscono e con proliferare di viaggi last minute e voli low cost ogni meta è anche a portata di qualsiasi portafoglio. Il low cost è stato un agente democratizzatore del viaggio che ha rivoluzionato, unificandolo, il modo di viaggiare. Internet è stato il grande alleato del last minute in grado di cambiare radicalmente le regole del "turismo fai da te". Vittime di un'accelerazione incontrollata rischiamo di trasformare in ansia anche lo spazio di vita da dedicare al nostro relax e alla distensione: il viaggio (la vacanza) può diventare causa di stress, a partire dalla sua organizzazione (abbiamo completamente annullato il tempo di preparazione e studio del paese da visitare tanto caro ai primi viaggiatori del 1800). Una volta il viaggio veniva studiato nei minimi dettagli e programmato secondo le mete che ci si proponeva di visitare, oggi tutto questo tempo "propedeutico" al viaggio non esiste più. Con il last minute ci tuffiamo nella rete a caccia del viaggio più conveniente selezioniamo le nostre mete secondo il criterio del tempo e dei costi, così può capitare che ci troviamo a scegliere fra la Tailandia e l'America, fra il Messico o la Spagna mete che come per magia ai nostri occhi diventano "pericolosamente" indifferenziate, prive di un anima propria. La mancanza di preparazione può trasformarsi in "assenza di comprensione" della gente e del luogo che si sta per visitare perdendo un'occasione preziosa d'incontro con l'altro. La situazione viene esasperata con il Last second quando, equipaggiati unicamente con una valigia e la voglia di fuggire, decidiamo in aeroporto che la sorte scelga per noi la meta prendendo il primo volo disponibile e ad un costo da record. Ma siamo sicuri che questa corsa alla vacanza ci metta nella condizione di rilassarci davvero una volta sul posto? Non è infrequente che, una volta raggiunta la splendida spiaggia bianca che ci affascinava dalle pagine patinate della pubblicità, l'ansia ci pervada costringendoci a correre dalla partita di beachvolley al torneo di tiro con l'arco, dal concorso per la miss del giorno alle prove per lo spettacolino serale ... si potrebbe definire: stress da villaggio turistico ... Ma le ansie del viaggiatore non finiscono qui, anzi fino ad ora abbiamo esplorato la situazione più paradossale. Esistono anche ragioni più tangibili a scatenare stati di ansia, mi riferisco alle situazioni sanitarie, ambientali e alla condizioni socio-politiche del paese che si vuole a visitare, si possono identificare nelle preoccupazioni che il viaggiatore - esploratore di nuove terre - deve affrontare. Sono situazioni di crisi causate dai fragili equilibri del nostro pianeta sia da un punto di vista naturale sia da un punto di vista politico e sociale. Sono recenti i gravi sconvolgimenti del pianeta causati da fenomeni anomali che hanno provocato la strage del sud-est asiatico. Così come le paure di attentati terroristici o ancora il pericolo di guerre e conflitti etnici. Se la minaccia proviene da eventi di tipo sociale o politico occorre la massima prudenza, e il consiglio è di partire informati. Sono diversi i siti dove reperire informazioni sulla situazione socio-politica dei paesi "più a rischio", fra i tanti consiglio www.viaggiaresicuri.mae.aci.it. Le informazioni sono fornite direttamente dal Ministero degli Affari Esteri e dall'Aci nell'ambito delle rispettive competenze. E' importante non sottovalutare mai una zona ritenuta a rischio anche perché, come si legge dal sito, "le situazioni di pericolo possono rapidamente variare e diffondersi". A creare stati d'ansia nel viaggiatore ci sono poi le condizioni sanitarie che spesso obbligano a profilassi mediche complesse e attenzioni particolari a cibi e bevande. Chi deve raggiungere Paesi in via di sviluppo, va chiaramente incontro ad un rischio più elevato rispetto a chi deve recarsi nelle aree più industrializzate . La visita di luoghi o di aree rurali al di fuori dei tradizionali itinerari, pone il viaggiatore in situazioni di maggior pericolo di infezione. Il motivo è da ricondursi ad acqua e cibo di dubbia qualità ed allo stretto contatto con la popolazione del luogo che, soprattutto se in età infantile, è molto spesso portatrice asintomatica di tali malattie. Oltre all'osservazione di precise norme igieniche e comportamentali, può essere importante tutelarsi con alcune vaccinazioni, anche di semplice richiamo, o con altri interventi di profilassi. I Centri di Medicina dei Viaggiatori sono al riguardo il più qualificato punto di riferimento. E' vero, i rischi ci sono e come abbiamo visto sono di varia natura, ma non per questo la nostra voglia di viaggiare deve venire meno. Cautela , prevenzione, informazione - queste sono le parole chiave che ogni viaggiatore deve tenere a mente per poter affrontare ogni esperienza di viaggio con la giusta serenità di spirito. Incontrare popoli, volti, conoscere luoghi, immergersi in ambienti a noi estranei, è una delle più belle avventure che la vita possa donarci; paure e ansie non devono frenare la nostra voglia di scoprire il mondo.

 

 

 

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Pubblicato in: Articoli
tag : Reportage
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