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testo di Giovanni Stefani

Nonostante i tempi difficili, gli italiani continuano a viaggiare. In forte aumento le cifre che riguardano il turismo in Ungheria. Ne parliamo con Anita Obrofta, direttore dell'Ufficio del turismo ungherese in Italia. Direttore, quali sono gli ultimi numeri disponibili?

"I numeri sono veramente positivi. Sono disponibili quelli dei primi tre mesi del 2012 e abbiamo visto un aumento del 18 per cento con un picco, a marzo, che è arrivato addirittura al 30 per cento".
- Quali sono le mete preferite dagli italiani in Ungheria?
"La numero uno è senz'altro la capitale, Budapest, anche perché è facilmente raggiungibile con i voli. La distanza dal Nord Italia è di un'ora, un'ora e un quarto, ma ultimamente la città è ben collegata anche dal Sud Italia: dalla Sicilia, da Bari, da Napoli... Nei mesi estivi anche il resto del Paese è abbastanza richiesto e conosciuto: c'è il lago Balaton, che è la nostra zona di villeggiatura, ma è anche una zona ricca di monumenti, di percorsi per escursioni e passeggiate. Ci sono inoltre i dintorni di Budapest, l'ansa del Danubio, il palazzo di Godollo, il preferito dalla principessa Sissi, e ancora la parte nord-est del Paese, con molti monumenti e molta natura".
- Quali sono le vostre aspettative per l'estate 2012?
"Le nostre aspettative sono positive, per vari motivi: ultimamente è tornata Ryanair in Ungheria, oltre a Wizz Air e ad Alitalia che collegano il Paese, quindi è aumentata la possibilità di raggiungerci in aereo; d'estate l'Ungheria offre moltissimi eventi all'aperto e in agosto, il mese più importante del turismo italiano, c'è il Festival Sziget, che è un po' come quello di Woodstock".
- Com'è il turista italiano? Che cosa chiede, che cosa cerca in Ungheria?
"Ultimamente abbiamo notato che, grazie ad Internet, il turista italiano è molto più preparato di un tempo e ci pone domande sempre più concrete. Una volta i quesiti più importanti riguardavano i documenti, la moneta, il periodo migliore per venire in Ungheria... Di recente abbiamo richieste da parte di persone che hanno già studiato un bel percorso e ci chiedono informazioni specifiche sulle località".
- Sono celebri le terme ungheresi. Com'è la presenza italiana in questo settore?
"Anche qui abbiamo avuto un bell'aumento per quanto riguarda gli alberghi termali dell'Ungheria. Nella nostra offerta noi sottolineiamo quelli un po' particolari: per esempio, abbiamo il lago termale di Heviz, il più grande d'Europa e la sua caratteristica, che è un'esperienza unica, è di avere tutta la superficie coperta dalle ninfee. Poi Budapest stessa ha terme storiche e bagni turchi: per esempio ci sono le Terme Gellert, un bagno termale in stile Liberty. In questo settore abbiamo tanto da offrire ed è un prodotto molto richiesto dagli italiani. Abbiamo notato, in questo senso, che un turista che si ferma a Budapest anche solo per tre giorni inserisce tra le visite ai monumenti almeno una delle terme storiche della città".

Servizio andato in onda in "Estovest" (Radio 1 Rai) l'8 luglio 2012