Etica e professione giornalistica. L'opinione dei giornalisti e dei lettori presentata all'Universitā Statale di Milano nel convegno dell'Odg della Lombardia
Quali sono le regole più importanti da rispettare per salvaguardare etica e deontologia nella professione giornalistica? Qual è il grado di "eticità" dei diversi media (giornali, radio, tv, internet) e dei diversi attori del mondo della comunicazione (giornalisti, pubblicitari, uffici stampa, ecc.)? A chi affidare la difesa di questi principi e quali potrebbero essere i mezzi per farli rispettare? Sono queste le domande che AstraRicerche, l'istituto demoscopico di Enrico Finzi, ha posto ai giornalisti di Lombardia e Veneto e poi a un campione rappresentativo del pubblico dei lettori. I risultati dell'indagine saranno presentati giovedì 6 ottobre dalle ore 9,30 all'Università Statale di Milano e commentati da autorevoli rappresentanti del mondo del giornalismo, della pubblicità e delle pubbliche relazioni. Il convegno è il terzo del ciclo dedicato al "futuro del giornalismo" dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Dopo il grande successo degli incontri degli anni scorsi, in cui si è discusso dell'evoluzione della professione e dell'avvento dei nuovi media, la riflessione sull'etica di quest'anno affronta un aspetto cruciale e di grande attualità. Un tema strettamente connesso alla credibilità dei mezzi di informazione e che, come dimostra l'indagine, suscita non poche preoccupazioni nei giornalisti. Parteciperanno alla tavola rotonda: Pier Gaetano Marchetti, presidente Rcs Mediagroup, Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Luca Telese, giornalista de il Fatto quotidiano, Annamaria Testa, pubblicitaria, docente Università Bocconi di Milano e Massimo Tafi, presidente Mediatyche agenzia di comunicazione. Moderatore Walter Passerini, vice direttore del Master in giornalismo dell'Università statale di Milano, IFG.
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