Mauritius: l'intrigante alchimia di un caleidoscopio tropicale
Tutta la malia di un epicentro sensoriale, un amalgama di etnie e paesaggi naturali. Oltre l'oceano, un lussureggiante entroterra Testo di L.Francesca Rebonato Mauritius: trecentotrenta chilometri di costa, arabeschi di barriera corallina, fondali limpidi come il cristallo e spiagge - di sabbia bianca e finissima - una diversa dall'altra cui si contrappongono i paesaggi dell'interno. Un susseguirsi di piantagioni di canna da zucchero, foreste, cascate e corsi d'acqua che solcano il territorio nel quale colline e montagne alzano capricciosamente le loro forme disegnando una composita scenografia. Una destinazione raggiungibile da Milano Malpensa in dieci ore di volo diretto sulle ali di Air Mauritius (www.airmauritius.com): si atterra a Port Louis, la piccola capitale dalla grande storia che batte al ritmo del suo crogiuolo di etnie. Un intreccio tra passato e presente, Port Louis, con la nuovissima area Le Caudan Waterfront - il lungomare sul quale prospettano casinò, cinema e ristoranti - al quale si contrappone il Marché de Port Louis: si compra di tutto, dalle spezie ai parei, dalle tisane alle pozioni magiche che rimandano alla stregoneria, dai suppellettili artigianali ai profumi esotici. È suadente, Mauritius, un mosaico di volti e di sfaccettature con altrettante anime: la sensualità dell'Africa, l'intrigo dell'India e la sensualità della Francia. Un armonioso amalgama di etnie e di paesaggi naturali che aprono il sipario della costa meridionale che anticipa quello sud occidentale dell'isola: riflessi turchesi e acquamarina che si rincorrono fra le onde del mare e che fronteggiano la penisola di Le Morne, Patrimonio dell'Unesco, sovrastata dal picco Le Morne Barbant. Sette chilometri di spiaggia paradisiaca e due hotel cinque lusso, il Dinarobin Hotel Golf & Spa e Le Paradis Hotel & Golf Club. Entrambi sotto l'egida di Beachcomber Hotels, pioniere dell'hotellerie mauriziana, oltre mezzo secolo di esperienza e un Dna nel quale è impresso il carattere dell'eccellenza: al Dinarobin otto giorni e sei notti - con trattamento di mezza pensione, volo Air Mauritius e trasferimenti - in junior suite partono da 3.080 euro a persona, mentre al Le Paradis Hotel & Golf Club - in camera deluxe e sempre con volo e trasferimento - la cifra si attesta dai 2.740 euro a persona. Due strutture speculari, il regno delle attività sportive, della remise en forme e delle prelibatezze gastronomiche. Spostandosi verso nord si arriva al villaggio di Chamarel, con le sue esuberanti cascate e le scenografiche terre colorate: cromatismi di origine vulcanica che virano al viola, al rosa, all'indaco e anche all'oro. Preziosa icona di Mauritius è anche "l'aventure du sucre": tutti i segreti della lavorazione della canna da zucchero da apprezzare presso la Rhumerie de Chamarel, con degustazioni del miglior rhum dell'isola. Anthurium - fiore-simbolo dell'isola - e vaniglia, invece, campeggiano nell'itinerario "Route du thé": piantagioni, dimore coloniali, museo e fabbrica del thé Bois Chéri. Dal profano al sacro: un viaggio lungo le trentadue direttrici religiose di Mauritius è il Grand Bassin, il lago sacro con il tempio di Shiva: un luogo di pellegrinaggio annuale per circa cinquecentomila pellegrini della comunità hindù. La statua che svetta per trentatré metri verso il cielo nei pressi del lago è la seconda al mondo per altezza. Bassa, con centonove porte e in puro stile coloniale è invece Eureka, imperdibile dimora creola datata 1830, situata in un terreno boscoso all'estremità nord-occidentale di Moka. Un viaggio a ritroso nel tempo con collezioni di mobili d'epoca, importati dalla Compagnia delle Indie. Ritorno al presente, invece, nella località Grand Baie, nel nord dell'isola, il cuore mondano di Mauritius, costellato da negozi, discoteche, ristoranti e approdi per barche private. A tre minuti di passeggiata si trova il Royal Palm Hotel & Spa, il Beachcomber dei vip, il non plus ultra delle strutture ricettive, con cifre a partire da 4.560 euro a persona in junior suite, in mezza pensione e per una settimana. A pochi minuti dal porticciolo di Grand Baie e a seguito di un maestoso restyling ha riaperto i battenti lo scorso novembre Il Trou aux Biches: destinato a divenire il più grande albergo dell'isola - con 330 chiavi - è un impareggiabile concentrato di tutto quello che rappresenta Mauritius: sogno, evasione, stupore, meraviglia. A partire da 1.960 euro a persona in junior suite. Per maggiori informazioni: Beachcomber Hotels (tel. 035236656), www.beachcomber-hotels.it Articolo pubblicato su Il Giornale il 2 marzo 2011
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