Aggius si incontra non per caso. E' un luogo da mettere in calendario per chi ama, più che le pietre dei monumenti, le pietre dei paesaggi che qui sono essenzialmente di granito, a formare le creste montane intorno il paese, grotte e anfratti per uomini e animali, nuraghi secolari, "Piana dei sassi" nell'assorta bellezza della Valle della Luna o fantasmagoriche sculture naturali plasmate dal vento e dall'acqua. Acqua, altro elemento d'attrazione: sgorga pura, filtrata dal granito, dal giardino pensile e da varie fontane a placare l'arsura; per l'incanto degli occhi appare in conca il laghetto di Santa Degna. Aggius, un nome un destino: sacrosanto (dal greco), agnello (dal latino), ma pure "senza diritto", a sottolineare il carattere indipendente, ribelle dei suoi abitanti. Con l'atavica ospitalità e un senso della storia, ben oltre il folklore, che fa i conti con passato, cultura, memoria collettiva, simboli e narrazioni, Aggius (provincia di Olbia Tempio) esibisce il primo Museo del banditismo in Sardegna e il più grande Museo etnografico, il Meoc, dell'isola. Il tutto in un comune di 1700 abitanti, insignito della Bandiera arancione del Touring per l'accoglienza.
Il tessuto della storia Alto cinquecento metri s.l.m., si raggiunge su comoda strada tra curve e tornanti, boschi di sugheri e lecci, piante odorose di elicriso, timo e menta. Il centro ha qualcosa di strano, labirintico, le vie si restringono e svoltano improvvise, si capisce che la linearità non è di questo paese e una spiegazione ci deve pur essere. Intanto si sa che Aggius ha coniato con successo monete false per mezza Europa, con perizia tecnica e proventi ragguardevoli. Arte e inventiva si respirano ovunque, all'aperto: dalle opere di Maria Lai sui muri, ispirate alla pregevole arte della tessitura aggese, alle iscrizioni, alle croci e ai giochi, tra divertimento e magia, impressi sui pavimenti lastricati delle piccole piazze. Le piante officinali, dai forti odori ancestrali, accolgono i visitatori al Meoc, dove simboli e frasi della magia bianca e nera sono riprodotti nei tappeti e nei cuscini della sala della tessitura, con gli arcaici telai e le lavorazioni di consolidata tradizione aggese. Ci sono gli antichi mestieri, la casa tradizionale gallurese e le attività domestiche come fare il pane; i banchi di scuola da cartolina color seppia; la lavorazione del sughero e altri mestieri; la sala del coro, dedicata al canto eseguito a cappella, che accompagna i momenti clou della vita, con lettera d'elogio di Gabriele d'Annunzio; i costumi d'epoca.
Tra banditi e carabinieri Unico in Sardegna è il Museo del banditismo di Aggius, inaugurato ad aprile 2010. "In molti centri ci sono statue dedicate ai banditi; qui la prospettiva è quella dei carabinieri, a documentare anche la presenza dello Stato". Parola di Luigi Gana, che accoglie i turisti e spiega gli arcani di Aggius, dalle parole magiche come REME', al giardino gallurese delle erbe medicamentose, alla storia del banditismo (fenomeno risalente al 1600) con il conflitto tra legge dello Stato e consuetudini antiche, che è una delle cause del fenomeno. Ci sono foto di celebri banditi, pistole, sciabole e fucili di entrambi gli "schieramenti" nella stessa stanza. Di grande interesse i documenti "Nimistar e paci", come dire "il reato e la pace", il fattaccio e la riconciliazione, emblematicamente ricostruiti nella storia di nimistar e paci tra Vasa e Mamia. Di grande interesse la prima macchina fotografica che con un unico scatto riprende il soggetto di fronte e di lato, agli albori dell'investigazione scientifica. Si capisce la vita dei banditi guardandone l'abbigliamento: scarpe prive di suola per non lasciare impronte, le ghette antirovi, il giaccone da combat di pelo di pecora e cuoio: quando il bandito rotola per terra diventa mimetico. Ecco perché le strade di Aggius sono a triangolo e vagamente labirintiche: erano le vie di fuga dei banditi e una trappola per i carabinieri a cavallo.
Informazioni utili
Meoc, Museo di Aggius (Olbia Tempio) tel. 079 621029 www.museomeoc.com Comune di Aggius Tel +39 079 620339 www.aggius.net Hotels&Resorts Delphina accolgono gli ospiti in Gallura, ai bordi del mare, in una natura unica (www.delphina.it). Tra questi: Hotel Capo d'Orso Thalasso & Spa 07020 Palau (Olbia Tempio) Tel. 0789 702000 www.hotelcapodorso.com E' un cinque stelle dove il risveglio dei sensi ha il suono dell'arpa "servita" a colazione; prosegue nell'abbraccio marino delle spiagge di Cala Selvaggia e Cala Capra, nel Centro di Talassoterapia & Spa, sul campo da golf. Cucina gourmand
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