Il cinema di Terence Young
Giovedì 1° ottobre è stato presentato il nuovo libro "Il cinema di Terence Young" del socio Mario Gerosa, appena pubblicato dalle Edizioni Il Foglio. L'evento si è svolto presso l'Admiral Hotel di Milano, il primo club italiano dedicato a James Bond. Nel prestigioso albergo milanese, che ospita anche un museo dedicato all'agente segreto più famoso del mondo, si parlerà del regista che nel 1962, con Licenza di uccidere, ha lanciato il favoloso James Bond cinematografico.
Ne discuteranno, oltre a Mario Gerosa, autore del libro, Francesco Brunacci, giornalista e autore televisivo, Edward Coffrini Dall'Orto, presidente dello 007 Admiral Club e autore di vari saggi sul mondo di James Bond, e Dario PM Geraci, saggista, scrittore, regista e sceneggiatore di cortometraggi. IL FOGLIO LETTERARIO EDIZIONI Associazione Culturale Editoria di qualità dal 1999 Sito internet: www.ilfoglioletterario.it Myspace:http://www.myspace.com/edizioni_il_foglio IL CINEMA DI TERENCE YOUNG di Mario Gerosa Terence Young (1915-1994) è il regista che ha diretto Agente 007, Licenza di uccidere e che per primo ha definito il canone del favoloso James Bond cinematografico. Per Young il successo di 007 fu una fortuna e una condanna allo stesso tempo. Il regista, che girò altri due episodi della saga dell'agente segreto più famoso del mondo (Dalla Russia con amore e Thunderball - Operazione Tuono), venne spesso identificato come l'autore dei primi film di Bond (comunemente definiti "i più belli" ), e in tal modo non si rese mai giustizia a un autore che per tutta la vita spaziò tra gli stili e i generi, girando una quarantina di film che vanno dal thriller alla ricostruzione storica al dramma di introspezione psicologica. Young era un uomo molto colto e raffinato. Nato a Shanghai da genitori inglesi, laureato a Cambridge, esordì a 33 anni con Il mistero degli specchi, la storia di un uomo malato di Rinascimento, che costringe una sconosciuta a seguirlo nella sua folle brama di ricostruire un'epoca. Quella storia di arte e di follia girata in un poetico bianco e nero è il primo indizio per scoprire la versatilità di Terence Young, che nella sua carriera alternò film di genere destinati a diventare cult movies e film di grande impegno sociale che fecero scalpore all'epoca ma che vennero poi dimenticati. Dotato di una straordinaria cultura cinematografica, raffinato come von Sternberg e innamorato dei film di Feyder, Young si divertì per tutta la vita a giocare con i meccanismi del cinema, passando dal trash mitologico (Le guerriere dal seno nudo, Gli Orazi e i Curiazi) al cult western con l'improbabile terzetto Bronson-Delon-Mifune (Sole rosso), al camp spy thriller (Triplo gioco). Ma l'uomo che portò al cinema l'epopea saffica delle Amazzoni, che ebbe per primo l'idea di calare un samurai nelle atmosfere del selvaggio West e che raccontò una spy story dal lato umano, raccontando vizi e debolezze degli agenti segreti, fu anche un attento osservatore e cronista del suo tempo. Già negli anni '50 girò una serie di film di denuncia, criticando aspramente la società contemporanea: in Londra a mezzanotte si parla dello stupro di una ballerina minorenne, Tall Headlines scandaglia il microcosmo delle tragedie covate in famiglia, e Serious Charge è incentrato sulla storia di un prete accusato di molestie da un giovane. Molto apprezzato come regista di film di guerra, Young fu anche un grande architetto di suspense, ed emozionò mezzo mondo con Audrey Hepburn cieca ne Gli occhi della notte, un film molto amato da Alfred Hitchcock. Queste sono soltanto alcune delle tante sfaccettature dell'opera e della personalità artistica di Terence Young, che Mario Gerosa, l'autore della monografia, ha analizzato, basandosi anche sulle testimonianze di attori e professionisti che conobbero e lavorarono col regista. Il volume comprende interviste esclusive a Ken Adam, il leggendario scenografo dei film di 007, Ursula Andress, Alessandra Celi, Ennio Morricone, Luciana Paluzzi, Aldo Zezza. Prefazione di Edward Coffrini Dell'Orto, presidente dello 007 Admiral Club. Introduzione di Dario PM Geraci. Mario Gerosa (1963) si occupa di cinema, culture digitali e new media. Nel 1987 ha vinto il Premio Pasinetti Cinema Nuovo con un saggio su Luchino Visconti. Ha pubblicato libri sui mondi virtuali e saggi sul machinima e sui trailer nei videogames. Insegna Multimedia al Politecnico di Milano. Da quando aveva 5 anni, non ha mai smesso di amare i film di James Bond. Mario Gerosa, Il cinema di Terence Young, Edizioni Il foglio letterario, pp. 315, Euro 18. EDIZIONI IL FOGLIO UFFICIO STAMPA 056545098 Corrispondenza: CASELLA POSTALE 171 Posta Centrale di via Volta - Piombino Redazione di Piombino: via Boccioni 28 57025 PIOMBINO (LI)
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