01/11/2008 16:38:47 | |
WEEK-END A BOLOGNA CON UN AMICO | |
Testo di Giuseppe Barro
Siamo partiti in treno da Milano e in un'ora e 40 minuti siamo arrivati a Bologna per un week-end all'insegna dell'arte e naturalmente della buona cucina. La nostra prima meta è la prima mostra monografica alla pinacoteca nazionale di Amico Aspertini (Bologna,1474 - 1552) un pittore imprevedibile, che ha conosciuto: Raffaello, Durer, Michelangelo, Filippino Lippi, Perugino nei suoi dipinti c'è una realtà che crea un legame con l'arte tedesca dove il tramite culturale fra Bologna e il Nord Europa fu certamente l'Università di Bologna dove la personalità più importante in quel periodo a Bologna fu Albrecht Durer. La vitalità rivoluzionaria di Aspertini si colloca nell'ambito di un movimento che è stato definito sperimentalismo anticlassico. La mostra è costituita da un centinaio di opere circa, che ricostruiscono uno straordinario contesto artistico. La mostra è anche un'occasione per visitare Bologna e se non conoscete questa bellissima città vi sorprenderanno i suoi portici. E qui nascono i due miti storici di "Bologna la Grassa e Bologna la Dotta", dovuti alla frequentazione nei secoli di studenti a Bologna che arricchiscono e affinano la tradizione gastronomica bolognese quindi una cucina apprezzata già nel medioevo. Dove per cucina "grassa" non si intende una cucina ricca di calorie ma nella cultura medievale assumeva un significato di viver bene. Se volete staccarvi dal mondo medioevale evocato dalla mostra di Amico Aspertini dovete andare al MAMbo (Museo d'arte moderna di Bologna) dove sino all'otto di Dicembre nello spazio museale espone Giuseppe Penone un artista nato a Garessio (Cn) nel 1947. Estraiamo dal catalogo un suo pensiero: "Ciò che si può pensare come moderno -come avvenuto per il digitale o il computer- in realtà è una tecnica o una tecnologia che ha già in sé il passato perché sarà certamente sostituita da altro. Un pezzo di marmo invece è passato, è presente e sarà futuro". Alla galleria Dipaoloarte in occasione dei quasi cento anni della pubblicazione il 20 Febbraio 1909 sul quotidiano "Le Figaro" del manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti, espone opere di Balla, Boccioni, Russolo, Dudreville. Come "anticipatori" Medardo Rosso per la scultura e Edward Muybridge per la fotografia. Alla G.A.M. (galleria d'arte maggiore) troverete delle splendide opere tutte realizzate in ceramica di vari grandi artisti, per citarne solo alcuni: Mimmo Paladino, Louise Nevelson, Lucio Fontana, Hsiao Chin, Enrico Baj. Alla galleria Marabini espone le opere fotografiche di grandi dimensioni, l'artista americano James Casebere che vive e lavora a New York City. L'acqua, in questa mostra è il tema ricorrente di Casebere, dice l'artista: "tutte le Flooded Cells sono state elaborate dopo il mio viaggio a Bologna, influenzate dalla mia esperienza nei canali sotterranei della città". Bene, per terminare il nostro week-end non ci resta che andare ha prenderci un caffè in piazza Maggiore dove ammiriamo la Basilica di San Petronio, il Palazzo del Podestà del 1200 dove fu aggiunto il palazzo di Re Enzo (ma questa è un'altra Storia).
Indirizzi Utili: www. bolognincoming.it
Pinacoteca Nazionale:
Dipaoloarte G.A.M. galleria d'arte maggiore Via D'Azeglio 15
MAMbo Galleria Marabini
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