UN ITINERARIO TRA LE BELLEZZE LIGURI DEL FAI
L'ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO
testo di Grazia Paganuzzi
Da lontano lo scorcio della baia si apre piano piano come una conchiglia, facendo scorgere l'Abbazia di San Fruttuoso, incastonata nell'azzurro .
La celebre abbazia si trova adagiata in un'insenatura del Monte di Portofino: siamo all'inizio della Riviera Ligure di Levante, non lontano da S.Margherita e da Portofino. Il primo documento noto risale al 984: inizialmente fu costruita sopra i resti di una preesistente villa romana, che si trovava in questa posizione perché qui si poteva attingere l'acqua. Divenuta in seguito monastero benedettino , nel 1200 fu sopraelevata mentre nel 1470, chiuse le finestre a volta della facciata, venne adibita ad uso di abitazione dei pescatori.
Infine, nel 1983, ritrovata in stato di abbandono, venne restaurata dal FAI grazia alle numerose donazioni .
I monaci del 1200 erano rampolli di ricche famiglie che vivevano con lo scopo di arricchire l'abbazia, divenuta così molto potente. In un locale sotterraneo celebravano la messa e potevano avere contatto con le donne solo attraverso un profondo buco scavato nel muro. In seguto l'abbazia, acquistata dai Doria, prese le sembianze di un vero e proprio palazzo nobiliare, con lo scopo di metterne in risalto la potenza della famiglia.
I lavori di restauro hanno posto in rilievo il materiale dell'edificio, composto da sedimenti d'origine orientale, in particolare dell'area egea, mentre i notevoli stucchi sono del periodo carolingio, ma la struttura è tenuta unita da una formidabile intelaiatura di acciaio, che la rende particolarmente solida.
Le tombe dei Doria, situate di fianco al chiostro dove si apre la chiesa primitiva, rivelano la potenza della famiglia, in particolare nella caratteristica bicromia, che apparteneva solo a quattro importanti casate, compresa la loro. Proprio Andrea Doria, nel 1500, ordinò la costruzione della torre ottagonale, anche se il nucelo originario risale al X-XI sec., mentre ad un'epoca successiva(XIII°sec) appartiene il magnifico loggiato a due ordini di trifore, che si specchia nell'acqua trasparente della baia.
Qui furono portate da Tarragona, in Spagna, le reliquie di S.Fruttuoso, vescovo martire di quella zona, ma in seguito vennero ritrasportate nella sua terra d'origine : quelle attualmente presenti appartengono ad altri santi.
LA MOSTRA"URLA E BIANCHEGGIA IL MAR" NELLA PITTURA LIGURE TRA 800 E 900
Protagonista della mostra "Urla e biancheggia il mar", curata dal dott.Franco Dioli, , direttore FAI di S.Fruttuoso, è il mare in tempesta, la forza della natura che si confronta con l'essere umano e la sua fatica di dominarla.
Onde incalzate dal vento riflettono luci ed ombre di cieli tempestosi, ed attraverso di esse le vite degli uomini. L'acqua può tingersi di grigio scuro, marrone, ma anche di azzurro, turchese e verde smeraldo, muovendo i sentimenti umani, le vesti leggere, le barche, i capelli delle donne, lo sguardo inquieto in perenne ricerca sull'orizzonte senza fine...
CASA CARBONE
A Siria piaceva molto cucinare con i mezzi di altri tempi: le pentole di rame, il mortaio per fare il pesto...Gli invitati a pranzo, appena entrati sentivano già il profumo dell'arrosto che rosolava nel caminetto...Amava molto anche le porcellane originali inglesi: se ne può ancora ammirare una ricca collezione che aveva creato nei suoi viaggi in Inghilterra... Il fratello, Emanuele, invece, era appassionato di libri, costruiva burattini- tuttora si trovano appesi nel suo studio- e dipingeva. I due ultimi proprietari ed inquilini di Casa Carbone a Lavagna, tipico esempio di casa ligure dell'Alta Borghesia di fine Ottocento, amavano vivere così, ancora come nel secolo scorso: per questo, qui, il tempo sembra essersi fermato.
La palazzina, che ospita anche un fresco verde giardino al suo interno, fu costruita a metà del 1800 con la pietra genovese posata a mosaico. I Bianchi, primi proprietari, la passarono ai Raffo che si imparentarono con i Carbone. Quando però la moglie di Emanuele morì, egli decise di venire a vivere qui con la sorella.
L'atmosfera" di un tempo che fu" si respira dal momento in cui si entra, in ogni stanza, a cominciare dalla sala principale, di rappresentanza, su cui si affacciano le altre, tutte con soffitti decorati a temi tipicamente liguri. Dopo uno sguardo alla vecchia cucina con le pentole ed i mestoli ancora appesi, si può accedere alla sala da pranzo, dove si respira ancora l'aria di una delle tante cene che allestivano per amici e conoscenti: la tavola apparecchiata, la credenza con le porcellane, il caminetto...Su questa si affacciano le camere da letto: quella di Siria, arricchita dai gioielli e portagioie...: non è difficile immaginare l'anziana signora mentre si pettina davanti al mobile "toilette". Oggetti come l'acquasantiera o lo scaldino sul letto parlano ancora delle sue abitudini, così come il dipinto della Sacra Famiglia.
Più austera la camera di lui, dove alcune fotocopie di acquerelli ne rivelano la vena artistica. Di particolare interesse un quadro del 1550 sul suicidio di Lucrezia. Nel suo studio alcuni burattini della fiaba di Pinocchio ed i vecchi libri arricchiscono il profilo di un uomo ricco di cultura e creatività. Tutti i mobili risalgono alla seconda metà dell'800.
Casa Carbone è stata recuperata e riportata alla luce com'era grazie al FAI mediante numerosi interventi di restauro.
Così ci può parlare ancora della sua epoca con il particolare gusto ed armonia che la contraddistinguono, elegante ed insieme familiare.
INIZIATIVE FAI E ZANI VIAGGI
Il FAI organizza in collaborazione con Zani Viaggi(Foro Bonaparte, Mi) visite guidate, "Le Domeniche del FAI", presso i beni culturali recuperati e restaurati, che comprendono sia antiche dimore che siti naturalistici. Vengono organizzati negli stessi luoghi anche concerti, spettacoli, feste a tema, mostre, iniziative per l'infanzia.
Particolari pacchetti creati con lo scopo di valorizzare l'Abbazia di San Fruttuoso, ad esempio, sono stati ideati nell'ambito del Progetto di Promozione Turistica per l'Abbazia ed il Comprensorio dei Golfi Paradiso e Tigullio.
Un'altra iniziativa è rappresentata da "I Mercoldì del Gusto", cene secondo la tradizionale cucina ligure, che si tengono in alcune date di luglio ed agosto dalle ore 20,30 nel delizioso giardino di casa Carbone, profumato da fioriture di camelie, ortensie, piante rampicanti e di limoni...
Per informazioni: Casa Carbone: tel: 0185/393920
FAI: 02/4676151 02/467615260
oppure consultare il sito: www.fondoambiente.it
ZANI VIAGGI: 02/867131
Grazia Paganuzzi