30/04/2008 15:59:33 | |
25 Aprile. 4 giorni in Istria | |
Testo di GIUSEPPE BARRO "Mio nonno era austriaco, mio padre italiano, io slavo, mio figlio croato ma siamo nati tutti a Rovigno in terra istriana". Oggi la costa Istriana, lunga 445 chilometri, se la contendono i turisti di varie nazionalità. Quelli che si sentono più a suo agio sono gli Italiani, la nostra lingua viene insegnata regolarmente nelle scuole Istriane ed il loro modo di interpretare l'accoglienza, sono la gentilezza e il rispetto della natura. Anche perché di selvaggio in Istria ci sono rimasti gli asparagi che sono una vera tentazione per gli Istriani. La raccolta avviene, da gennaio ad aprile, tagliando o spezzando la parte tenera possibilmente senza danneggiare la pianta madre. Un bel mazzetto di asparagi selvatici lo trovate in vendita nei mercati. Il cibo casalingo Istriano è di una grande varietà gastronomica: pesce, frutti di mare, selvaggina, miele, ottimo vino, olio, prosciutto e una grande varietà di frutta e verdura. Dopo circa 4 ore di auto partendo da Milano, siamo arrivati ad Umago, in Croazia, all'Istrian Villas nella penisola di Stella Maris. Un terzo della superficie della penisola Istriana è coperto a bosco, lungo la costa predomina la pineta che, con l'aria salubre del mare, permette agli sportivi di praticare tutto l'anno gli sport preferiti dal più estremo al più familiare. Noi meno sportivi abbiamo provato il centro benessere dell'albergo Sol Umag che si estende su una superficie di 1600 mq. e vi possiamo garantire che è gestito da personale molto competente in ambienti raffinati che offrono terapie anti stress, musicali, cromatiche e aromatiche: lavanda, salvia, rosmarino ed altre piante mediterranee. Dopo esservi rilassati andate a Rovigno sul porto, al museo della "batana". Leggiamo: "Le batane sono barche a fondo piatto di piccole dimensioni (in genere circa 4 metri), con la poppa tronca a specchio inclinato con la prua e le fiancate diritte, le battane, grazie alla semplicità di costruzione, ai bassi costi di esercizio e alla buona funzionalità sono sopravvissute nell'uso. Oggi sono munite di motore e talvolta anche cabinate". Al museo chiedete di Riccardo o Sergio potete prenotare una "bitinada" cioè una mangiata e una cantata con i pescatori di Rovigno in un ambiente che vi stupirà per la sua atmosfera. Ma lasciamo il mare e ci inoltriamo all'interno nella parte chiamata Istria verde a Grisignana posta su una altura a 300 mt. sopra la valle del fiume Mirna. Da più di quarant'anni la cittadina medievale accoglie artisti da tutto il mondo, grazie allo scultore Aleksandar Rukavina che ha rimesso in moto Grisignana. Mezzo secolo fà era una cittadina spenta abitata da pochissime famiglie, questo ha permesso di preservare l'antico borgo ora recuperato, ricco di gallerie, botteghe artigianali e trattorie. In luglio si svolge il festival internazionale "Jazz is back". Prima di lasciare l'Istria andiamo a trovare il locandiere e vinaio Marino Markezic la sua famiglia produce vini dal 1891, nel pressi di Momiano. Nel maggio del 2005 è stata aperta la cantina Kabola. Oltre ai tradizionali Merlot, Cabernet Sauvignon la cantina produce un vino particolare il Momjanski muskat è un vitigno portato da viticoltori italiani immigrati dalla Carnia che grazie al terreno e al clima di questa zona crea un Moscato perfetto. Inoltre si produce la Malvasia "Anfora" si interrano delle grandi anfore di terra cotta e si lascia fermentare il mosto ciò crea una bottiglia di Malvasia dal gusto particolare. Tutto questo in un ambiente suggestivo con un casale di pietra bianca, circondato da un paesaggio ricco di terra e sole. Giuseppe Barro
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