05/03/2013 13:27:23 | |
NAMIBIA, L’ ALTRO DESERTO | |
![]()
Grande quasi tre volte l'Italia, ma con una popolazione di soli 2 milioni di abitanti e una delle più basse densità africane, appena 2,4, la Namibia viene tagliata dal Tropico del Capricorno e presenta in senso longitudinale lungo i 1.300 km di costa atlantica l'arido deserto del Namib, mentre all'interno è caratterizzata da altopiani con savana arbustiva e erbacea alti 1.000-1.500 m che degradano verso sud-est per smorzarsi nella piana desertica del Kalahari. La fredda corrente del Benguela che bagna le sue coste proveniente dall'Antartide portando con sé foche e balene provoca una marcata escursione termica stagionale e giornaliera, con fitte nebbie mattutine benefiche per flora e fauna ma temibili per i naviganti. Abitata in origine da boscimani, attorno al Mille ha subito migrazioni di popolazioni bantu come Ovambo, Kavango e Herero; i primi europei a sbarcarvi erano portoghesi, ma furono i tedeschi a farne un protettorato a partire dal 1884 con il nome di Africa di Sud-Ovest. Dopo la prima guerra mondiale venne affidata in mandato al Sudafrica, che la occupò fino all'indipendenza conseguita nel 1988 dopo una lunga guerriglia che pose anche fine al regime di apartheid. Il suolo cela enormi risorse minerarie: occupa l'8° posto al mondo per la produzione di diamanti (il 1° però per qualità) e il 6° per l'uranio. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it), specializzato in percorsi inusuali di scoperta geografica e ambientale, propone un insolito itinerario in fuoristrada di 12 giorni dedicato alla conoscenza di tre delle più interessanti e spettacolari aree della Namibia: la regione settentrionale del Kaokoland al confine con l'Angola e abitata dagli Himba, uno degli ultimi popoli nomadi rimasti fermi alla preistoria, le selvagge vallate del Damaraland e le spiagge della Skeleton Coast e infine l'arcaico deserto del Namib. L'itinerario parte dalla capitale Windhoek, città africana dal cuore germanico, e punta a nord in un caratteristico ambiente di bush fino al Parco Etosha, uno dei primi parchi africani, dove osservare un gran numero di erbivori, predatori, rettili e uccelli, e ad una fattoria dove si allevano animali selvatici. Si passa quindi all'arido e semidesertico Kaokoland, una delle regioni più selvagge d'Africa, terra delle tribù Himba, le cui donne vestite di pelli hanno il corpo spalmato di argilla rossa. Si entra poi nell'arida e montuosa regione del Damaraland, disseminata da mirabili pitture rupestri prodotte 8 mila anni fa da cacciatori boscimani, dove si andrà alla ricerca dei sempre più rari elefanti del deserto dalla taglia ridotta. In un ambiente prettamente desertico ci si affaccia all'oceano Atlantico sull'interminabile Skeleton Coast per ammirare lo spettacolo degli spettrali relitti di navi arenate e la colonia di 80 mila otarie di Cape Cross, fino alla cittadina costiera di Swakopmund, anch'essa in puro stile tedesco. Gli ultimi giorni vengono dedicati all'esplorazione dell'universo Namib, un deserto unico e peculiare, con le dune più alte del mondo, grandiosi canyon e monoliti di granito, vasti paleolaghi con distese saline nonché da piante e animali straordinari. Partenze mensili di gruppo da aprile ad ottobre 2013 con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma, pernottamenti in confortevoli hotel e lodge, guida di lingua inglese e italiana, quote da 2.730 euro con pensione completa in doppia. In Namibia Viaggi Levi propone anche altri itinerari.
|
|