06/02/2013 19:40:27 | |
METTI UN UFO IN VALIGIA | |
Testo di Chiara Corridori
Consiglio di lettura sulle tracce di luoghi cult per l'ufologia tra misteri e avvistamenti
Dedicata a chiunque: appassionati, curiosi, scettici inclusi. Di intrigante ha molto e soprattutto contiene un filo rosso per una vacanza alternativa. "Turisti per ufo", edita da Bradipolibri, è una guida di viaggio in piena regola, con tanto di info pratiche su come arrivare, cosa vedere/mangiare e dove dormire. Soltanto che le destinazioni sono tutte (51) con un pensiero fisso come meta: intercettare i luoghi del mondo ad alto tasso di mistero (su alieni e dintorni). L'idea e la firma ce l'hanno messa Flavio Vanetti, Sara Caffulli e Ottavio Daviddi, professionisti della carta stampata e patiti di ufo da quando erano bambini. Tra le righe tantissime le curiosità a partire dalle pagine introduttive sulla storia dell'ufologia con excursus sugli avvistamenti nei secoli. Poi, suddivisi per continenti e immersi in una grafica fresca e accattivante, senza una sbavatura, arrivano loro: i 51 luoghi che meritano di essere visitati nel pianeta (Terra, s'intende). 51, una cifra non qualsiasi, in onore della famosa base militare nel Nevada tenuta top-secret dal governo Usa, un cult che naturalmente la guida segnala con dovizia di particolari. Qualche idea tra le altre destinazioni? Roswell, la cittadina del New Mexico salita agli onori della cronaca per l'incidente del 1947 (nel vicino deserto si sarebbe schiantato un disco volante). E poi il Triangolo delle Bermuda (con tutte le coordinate per avvicinarsi all'area maledetta senza correre il rischio di sparire) o l'italianissima Torriglia, dove nel 1978 un metronotte si sarebbe imbattuto in una presenza verdastra alta tre metri nel parco di una villa. Il bello della guida (non perdetevi l'Ufo quiz finale) è che è seria ma non seriosa, documentata, ma leggera. Quanto basta per stuzzicare la voglia di partire.
Un occhio agli autori (fonte: www.bradipolibri.it)
Ottavio Daviddi, classe 1961, è nato e vive a Torino. È giornalista a Tuttosport e si occupa principalmente di motori; segue da oltre vent'anni il Mondiale di F1 e le vicende della Ferrari. Sara Caffulli a 7 anni aveva un sogno: diventare Indiana Jones. A 8, invece, si riprometteva di comunicare con E.T. Da allora la sua curiosità non ha mai smesso di crescere, soprattutto in relazione all'affascinante prospettiva di rapportarsi con entità non terrestri. |
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