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testo di Annarosa Toso Si è svolta a Taormina la 62.a Assemblea di Federalberghi dove è stato confermato il crollo delle presenze italiane, confortato però da un aumento degli stranieri. "I dati elaborati nei primi 3 mesi dell'anno - ha sottolineato il presidente Bernabò Bocca - dimostrano che a fronte di un calo degli italiani del 3,5% sono aumento degli stranieri del 9,1%. Questi ultimi, però, fanno molta più attenzione, alla spesa. Ecco perché gli alberghi, dovendo fare occupazione - sono costretti ad abbassare i prezzi per evitare i licenziamenti". Dall'Assemblea è emerso che il turismo in recessione ha causato un calo nell'occupazione del 2,3%. "La soppressione dei buoni vacanza da parte del governo causerà un ulteriore danno alle 3.500 imprese, che avevano aderito all'iniziativa - ha precisato Bocca. Sono concorde però sul pagamento della tassa di sbarco per chi fa turismo giornaliero, senza portare ricchezza, inquinando e sporcando. Le imprese dovranno anche fare i conti con l'Imu e con il paventato aumento dell'Iva. Tasse che porteranno al settore un ulteriore aggravio fiscale di 600 mln. Chiediamo al governo misure straordinarie per fermare l'emorragia dei lavoratori del settore e un tavolo tecnico con il governo alla ricerca di soluzioni adatte a rilanciare il comparto - ha detto il presidente Bernabò Bocca. Il nostro settore è una giungla amministrativa e quando lo Stato prova a mettere ordine, come nel caso del codice del turismo, ecco che la Corte Costituzionale azzera tutto e ci riporta al punto di partenza". Sulla riforma del lavoro Bocca si è detto preoccupato per i contenuti, soprattutto per quelli che riguardano il precariato. "Con le regole paventate, agli albergatori converrà chiudere in inverno. Sarà così lo Stato a farsi carico degli stagionali. Il turismo rappresenta il 10% del pil. Se le cose non cambieranno, rischiamo di perdere almeno un punto percentuale che aggraverebbe ulteriormente il pil 2012 già previsto dal Fmi a -1,9%". |