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  28/10/2011 10:33:53
  Convegno nazionale al Catajo di Battaglia Terme (PD) Piccoli musei...crescono!
 


Di Maurizio Drago

 

Farli conoscere e "metterli in rete" consentirebbe maggiore affluenza e piu' risorse per autentici gioielli del territorio.

In Italia ce ne sono 4 mila, nel Veneto ben 340: sono i piccoli musei. C'è il museo della navigazione fluviale a Battaglia Terme, quello del precinema a Padova, il museo geopaleontologico a Cinto Euganeo, l'antiquarium e il museo della rarità Carlo Scarpa a Monselice, per citarne alcuni nel padovano. Ma ci sono anche i musei delle radio d'epoca, del mulo, della segale, del sulfar, della vite, del legno, dei ferri taglienti, e moltissimi altri sparsi nel territorio nazionale.
Molti dei rappresentanti di questi musei si sono incontrati giovedi 27 ottobre al Castello "Catajo" di Battaglia Terme in provincia di Padova nel secondo convegno nazionale dal titolo "Musei accoglienti: una nuova cultura gestionale per i piccoli musei". La sapiente regia del direttore di "Turismo Padova Terme Euganee" Stefan Marchioro ha destato un appassionante dibattito e un far emergere l'orgoglio dei piccoli musei che nulla hanno a che fare con i grandi cugini. Qui c'è molto volontariato e passione che tuttavia viene a sminuire con il basso numero dei visitatori. Molti piccoli musei hanno numeri bassi di visitatori: dalle 4mila alle 7mila presenze all'anno, significa dai 20 ai 30 turisti in media al giorno, e anche meno: troppo pochi per una gestione economica.
Dal convegno scaturiscono alcune considerazioni: le problematiche dei piccoli musei, le esperienze e le proposte. E' emerso che bisogna mettere "in rete" queste realtà, valorizzarle e farle conoscere sfruttando il web, "formare" il benzinaio o il panettiere che in quel determinato paese c'è un museo da consigliare al turista che chiede l'informazione quando domanda "cosa c'è da vedere?". E la peggior risposta è quella del paesano che dice: "mah! Qui non c'è niente!".
Normalmente nei piccoli musei ci sono sempre i quattro elementi gestionali (direzione, conservazione, servizi educativi, sorveglianza e custodia), manca l'attenzione del quinto elemento: l'accoglienza! Il principio del museo è quello della "porta aperta", vedere già le bellezze in esso contenute. La "cassa" per il pagamento dei biglietti potrebbe essere alla fine della visita, o spostata dalla porta. Si "inviterebbe" e si aumenterebbe il numero dei visitatori anche con questi piccoli "stratagemmi". Se poi si appoggiano altre iniziative (bookshop, momenti di relax e punti di ristoro) questi vanno a incrementare le entrate. Purtroppo non ci sono finanziamenti, soprattutto in questi tempi di crisi. Giancarlo Dall'Ara, esperto di marketing turistico, espone alcuni correttivi per far crescere i musei, evitando che il comune faccia dietrofront all'indomani dell'inaugurazione e dei tanti buoni propositi perchè non ci sono soldi e risorse. Per mancanza di progettualità i musei vengono dimenticati. Anche perchè manca la comunicazione. I giornali e i media parlano molto poco dei piccoli musei, di rassegna stampa c'è ben poco.
I piccoli musei hanno un forte legame con il territorio, vale la pena di tenerli in considerazione perchè tutti hanno delle peculiarità. Viviamo nel territorio con grandi patrimoni artistici e architettonici e non ci accorgiamo, cosi' dice il presidente di Turismo Padova Terme Euganee Flavio Manzolini.
Aurora Di Mauro, della segreteria regionale veneta per la cultura, insiste nel trovare continuamente sinergie che possano convivere e condividere con il museo. Ad esempio, il museo collegato con le tradizioni culinarie d'altri tempi, in collaborazione con le strutture economiche della gastronomia locale.
Al termine del convegno si è visto il loro riscatto! Segno, questo, che ognuno dei 4000 musei ha da dire qualcosa. E questo "qualcosa" deve essere amplificato, fatto conoscere con il tam tam mediatico. I piccoli musei (o "musei accoglienti") devono crescere...


Battaglia Terme (PD), 27.10.2010


Maurizio Drago
Giornalista
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