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  22/09/2011 20:10:47
  Val di Fiemme turismo di qualità
 

Testo di Tiziano Argazzi

 

Paradiso naturalistico da scoprire attraverso i percorsi immersi nel verde e nella magia di questa terra. Tante le novità, da Respirart al trekking con gli asinelli e molte le opportunità per quest'ultimo scampolo d'estate


C'è una valle la cui bellezza non ha eguali, dove le montagne toccano il cielo ed il verde dei prati si distende fino al confine del bosco, simbolo di quella natura selvaggia. Magia e realtà si fondono in un mondo di sogno nel quale vi invito ad entrare se vorrete ascoltare una storia fantastica ed ormai dimenticata. Così "Vecchio Tronco", uno dei personaggi principali della Leggenda Dimenticata il libro di Tomaso Baldassarra, descrive la Val di Fiemme, la "porta" delle Dolomiti, che si spinge sinuosa fino alla catena del Lagorai, al Latemar ed alle Pale di San Martino. Uno spettacolo della natura, incorniciato dai parchi di Paneveggio e del Monte Corno. L'intera valle è un vero e proprio parco con un paesaggio stracolmo di verde e con un'infinità di itinerari escursionistici da percorrere a piedi od in bici. Luogo ideale per una vacanza anche in quest'ultimo scampolo d'estate.
Vacanza "su misura" per tutti. Fiemme è fra le aree trentine più apprezzate dai turisti che qui vengono per riposarsi, per respirare aria pura e per dedicarsi agli sport preferiti. Ogni ospite si sente "a casa" può ritagliarsi una vacanza su "misura" in estate come in inverno. Un respiro profondo, un sorriso, e la mente si libera da tutte le preoccupazioni, per spaziare liberamente tra boschi, prati, colori e profumi della Val di Fiemme. La stagione estiva è il regno delle escursioni e delle attività "open air". Per esplorare gli incantevoli luoghi della valle e "godere" della flora alpina, dei ruscelli, dei laghi, dei boschi e degli infiniti panorami mozzafiato.
Respirart - Pampeago Green & White Gallery. Ogni anno a Fiemme c'è sempre qualche novità. Quella del 2011 è Respirart, un respiro fra arte e natura al cospetto del Latemar. Una mostra "all'aria aperta" inaugurata alla fine di luglio e composta da opere immerse nella natura incontaminata di Pampeago, che si sviluppano lungo un percorso di 800 metri, dalla Baita Caserina verso il Monte Cornon.
L'intera collezione, fatta con legno, pietre e foglie, è stata ideata dall'artista Marco Nones, svizzero di nascita ma trentino di adozione e dalla giornalista Beatrice Calamari, con la collaborazione tecnica di Dario Zorzi e fotografica di Eugenio Del Pero. In dicembre la mostra si arricchirà delle opere "invernali", realizzate sempre da Nones, lungo le piste da sci. L'esposizione, composta da 12 pezzi "unici", fatti con il ghiaccio, ispirati ai profili delle vette dolomitiche ed alla dolcezza delle discese innevate, avrà come titolo "Nel cerchio di un pensiero" e sarà dedicata ad Alda Merini. La durata sarà decisa dal sole. Ovvero dal tempo che il tepore dei suoi raggi impiegheranno a dissolvere le creazioni di ghiaccio. E per tale motivo è doppiamente unica ed irripetibile e quindi assolutamente da vedere.
La valle dal gusto armonico. Fiemme, con i suoi 60 milioni di alberi è anche conosciuta come la Valle dell'Armonia. I boschi sono fra i più accoglienti e ben tenuti dell'intero arco alpino grazie alla gestione della Magnifica Comunità di Fiemme, un ente di cui quest'anno si festeggiano i 900 anni, che tutela e valorizza patrimonio ambientale e culturale di questa zona. Qui si incontra anche la Foresta dei Violini, un vasto bosco di abeti rossi, maestosi e perfetti, fragranti di storia e di misteri, ricchi di esperienza e qualità che custodiscono l'antico segreto dei maestri liutai cremonesi. Si racconta che Antonio Stradivari ed Andrea Amati si aggirassero nella foresta, alla ricerca degli abeti di risonanza, quelli più idonei alla costruzione dei loro famosissimi violini. Per onorare gli alberi musicali, la Val di Fiemme ospita, ogni estate, la cerimonia del "Bosco che suona" durante la quale un abete viene intitolato ad un musicista di fama internazionale. Dal 2007 ad oggi, in questo tempio della musica a cielo aperto, sono già più di 16 gli abeti che portano nomi importanti, da Uto Ughi a Giovanni Allevi, da Daniel Hope alla prestigiosa Accademia nazionale di Santa Cecilia per arrivare quest'anno al Quartetto di Cremona, un gruppo di virtuosi di violino, viola e violoncello affermato a livello internazionale, che lo scorso 23 luglio in occasione dell'inaugurazione ufficiale del "Bosco" si è visto dedicare uno di questi alberi maestosi. Da quest'anno la visita è ancora più interessante ed affascinante grazie a speciali audioguide a disposizione nell'ufficio turistico di Predazzo: basta posizionarsi davanti all'albero intitolato al musicista, infilarsi le cuffie e chiudere gli occhi per essere guidati in un magico percorso dove si intrecciano in maniera mirabile natura, cultura, arte e magia, il tutto con il sottofondo delle più belle interpretazioni degli artisti a cui sono dedicati questi maestosi alberi "della musica".
Trekking con gli asinelli. Gli asini, docili ed affettuosi, sono i compagni ideali di una nuova proposta di trekking firmata dall'Associazione UNOaUNO (info 345-8738292) che prevede di trascorrere un intero weekend in giro per sentieri e bellezze del Lagorai in compagnia di questi animali, alle cui groppe è affidato l'intero carico di tende, zaini ed attrezzature. Il "giro" prevede la partenza da Ponte alle Stue e, costeggiando il torrente omonimo, si raggiunge Malga Cazzorga per una sosta e poi si prosegue sino al Lago delle Stellune a 2100 metri. Qui si prepara il campo e si preparano le tende per la notte. La domenica si raggiunge la forcella Valsorda. Poi, nel primo pomeriggio, si ritorna.

Info: APT Val di Fiemme, Cavalese (Tn). Tel 0462-241111. Sito: www.visitfiemme.it. La APT ha anche un ufficio a Predazzo, Tel 0462-501237.
Come arrivare: Da Ferrara A13 per Padova, si esce a Rovigo sud, poi Transpolesana fino a Verona, A22 per il Brennero e si esce a Egna. Poi SS48 per Cavalese. In tutto 263 chilometri;
Dove dormire: si consiglia l'antico Hotel La Stua in piazza Dante nel centro di Cavalese. Info: www.hotellastua.com.
Dove mangiare: non c'è che l'imbarazzo della scelta. Si consiglia il ristorante El Molin di Cavalese (www.elmolin.info) dove lo chef Alessandro Gilmozzi delizia l'ospite con piatti di grande qualità.

Articolo già pubblicato su IL CENTRO di Ferrara dell'1.09.2011 e sul quotidiano on line Estense.com

 

 

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