
| 01/12/2010 11:10:43 | |
| MALESIA E BORNEO: AL FESTIVAL DI THAIPUSAM | |
![]() Terra di spiagge tropicali, giungle primordiali, scenari naturalistici semplicemente splendidi, impreziosita da tradizioni e atmosfere particolari. La Malesia che TOAssociati vi porta a scoprire è quella colorata, onirica, indimenticabile del Thaipusam, uno dei festival induisti più importanti al mondo, che si celebra a Kuala Lumpur l'8 febbraio 2011. La Malesia è terra di emozioni, natura incontaminata, di sensazioni, una delle più affascinanti al mondo. Dal mare cristallino delle isole al trionfo della foresta tropicale, dagli avveniristici palazzi della capitale alla nostalgia che si respira nelle città più antiche, la Malesia è una terra completa dove si possono ammirare le tracce di un lontano passato, frutto di una colorata fusione di stili e architetture. Partenza speciale con accompagnatore culturale dall'Italia: Check-in: Malesia e Borneo (15 giorni/14 notti). Il Thaipusam è la più grande e antica festa del popolo Hindu durante la quale centinaia di migliaia di fedeli, soprattutto appartenenti alla comunità Tamil, rendono omaggio a Muruga, figlio minore di Shiva, compiendo riti propiziatori e ringraziando gli dei. La ricorrenza viene praticata con la luna piena secondo il calendario Tamil, tra gennaio e febbraio di ogni anno come indica il nome stesso, Thai. La seconda parte del nome invece, Pusam, fa riferimento ad una stella che si incontra nel suo punto più alto durante il festival. I devoti si preparano alla celebrazione di questa cerimonia attraverso una specifica pulizia corporea, il digiuno e l'astinenza. Alla vigilia della festa viene esposta la statua di Muruga adornata con pietre e metalli preziosi e posata su di un carro addobbato tirato da due tori. Il giorno del festival, i devoti si radono la testa e intraprendono un pellegrinaggio lungo un percorso che prevede vari atti di devozione principalmente legati al trasporto di diversi tipi di Kavadi, pesanti intelaiature di metallo decorate da piume di pavone, frutta e fiori e appese al corpo dei fedeli con ganci metallici che penetrano il corpo; molto diffusa è anche infatti la dimostrazione di devozione al signore attraverso terribili atti di masochismo quali piercing sulla pelle, sulla lingua o sulle guance effettuati con lame affilate, uncini e aghi. Sembrerà strano, ma tutte queste ferite non sanguinano mai, chi partecipa non prova dolore, almeno così sembra e al termine di questa festa che dura circa un mese, vengono curate le ferite con del succo di limone e della cenere benedetta. Dopo aver assistito a questa straordinaria festa della cultura induista e aver effettuato una visita della capitale, affascinante mix di tradizione e modernità, il viaggio proposto da TOAssociati prosegue con una passeggiata tra le antiche vie di Malacca e il trasferimento per l'isola di Penang alla scoperta di gallerie d'arte, antiche botteghe, templi di ogni culto e genere fino a "perdersi" tra le speziate vie di Little Italy. Un'ultima sosta al lago di Batang Ai, dove si compie un percorso in piroga di circa un'ora e si ha modo di incontrare le tribù Iban che sono fra gli indigeni più gentili ed ospitali ed assistere alle loro danze e cerimonie rituali che ricordano la loro tradizione guerriera, fino a giungere alle "Longhouse", le tipiche abitazioni dei nativi del Borneo.
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