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Testo di Ada Mascheroni Ci sono volumi che, pur rientrando a pieno titolo nella categoria dell'editoria "professionale", possono rivestire un grande interesse anche per un pubblico più vasto. Il danno da vacanza rovinata, recentemente pubblicato da Giuffrè Editore, è uno di questi. Scritto da Simona Caterbi, magistrato a Trento, si occupa di un tema che scotta (ogni riferimento al vulcano islandese dal nome impronunciabile è voluto!) e che tocca da vicino tutti coloro che viaggiano per vacanza o per lavoro. Cosa succede quando qualcosa va storto, quando un volo viene cancellato o quando si perde il bagaglio? E quando l'albergo non è all'altezza della descrizione o il "pacchetto" prenotato (e pagato) non corrisponde affatto alle aspettative? Le domande e le risposte provengono da un'attenta analisi di molti casi sottoposti all'attenzione dei giudici italiani e il volume rappresenta davvero uno spaccato di tutto quanto può succedere quando una vacanza è rovinata. In sintesi, possiamo ricavare dalla lettura del volume che il danno sussiste quando il turista-viaggiatore non abbia potuto godere pienamente della vacanza come occasione di svago e riposo a causa di violazioni contrattuali ben specifiche. Sono citate e commentate numerose sentenze legate ai casi su cui vari tribunali italiani si sono pronunciati. Tra le altre, quella del risarcimento ottenuto da due turiste che avevano scoperto solo all'arrivo su un'isola greca che la spiaggia distava 300 metri da una centrale elettrica con cinque ciminiere sempre in funzione, un deposito di petrolio e un molo per l'attracco di petroliere. In barba alle allettanti descrizioni del catalogo - il mare migliore e la spiaggia meglio attrezzata - la zona era costantemente invasa da fumi , scarichi e rumori. Ugualmente risarciti i coniugi che a Pucket si sono trovati in un cottage antistante i vani motore degli impianti di aria condizionata dell'intero villaggio. Ovviamente non basta un semplice disagio per dichiarare inadempiente l'organizzatore del viaggio: il caldo eccessivo, il malfunzionamento dell'aria condizionata, uno scadente servizio al ristorante e simili non danno luogo a tutela. Per dimostrare il danno subito, bisogna che effettivamente il turista non abbia potuto godere pienamente del viaggio organizzato e sia stato quindi leso nei suoi interessi Assai interessante, nella parte introduttiva, la trattazione delle natura del contratto di viaggio e l'analisi anche delle forme più recenti di offerta dei pacchetti turistici: la vendita on line, i viaggi last minute, la formula roulette, esponendo con chiarezza i diritti del consumatore/viaggiatore e le responsabilità dell'operatore turistico casa per caso. In sintesi, quindi, un'opera per i professionisti del diritto che però non dovrebbe mancare sui tavoli di tour operator e agenzie di viaggio e che anche i giornalisti specializzati in turismo doverebbero conoscere e consultare.
Simona Caterbi Il danno da vacanza rovinata. Dal volo cancellato all'overbooking: responsabilità e risarcimento. 312 pagine- € 23,00 disponibile in libreria e sul sito www.giuffrè.it
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