
| 14/05/2010 12:51:00 | |
| LA MAMOUNIA UN FASCINO SEMPRE ETERNO | |
Comunicato stampa - Maggio 2010Winston Churchill disse, che La Mamounia era 'il luogo più amabile nel mondo' ed oggi dopo tre anni di meticolosa rinnovazione sotto la guida ispirata di Jacques Garcia, la 'Grande Dame' è tornata. Rispettandone lo stile moresco, il famoso decoratore che già aveva firmato la ristrutturazione del Château du Champ De Bataille, ha trasformato quest'opera con il supporto di talentuosi artigiani locali in un vero gioiello. Amico della Mamounia da quarantanni, Garcia la considera un'incarnazione di femminile bellezza per la quale ha riportato alla luce l'incanto marocchino. 'In origine il progetto della durata di un anno e mezzo, doveva coinvolgere una ristrutturazione solo interna. Successivamente, dopo vari studi, si è deciso di rinnovare tutto, di ripensarne gli spazi e la loro distribuzione. Se si pensa a La Mamounia come una 'Grande Dame' del mito non ci si poteva accontentare di rifarle solo il trucco; era doveroso offrirle qualcosa di più. Motivo per cui ci abbiamo impiegato tre anni. Nulla considerato quanto è stato conseguito' commenta Garcia. La Mamounia sfoggia oggi una nuova colorazione che fa eco alla città di Marrakech in cui è immersa. Lasciando l'aeroporto ci si trova catapultati immediatamente nella città con le sue luci, i suoi colori, le sue ombre e la sua luminosità. Tutto questo è la vera natura dell'Oriente! Non siamo a Los Angeles! La mano di Garcia è stata guidata dalla scelta di associazioni di colore non comuni: mosaici bianchi e neri, tadelakt blu Majorelle o nero, fontane monocromatiche con mosaici e tadelakt neri o marroni. La scommessa di Jacques Garcia di accostare modernità e tradizione, ha avuto successo. Giardini incantati, una Spa esclusiva, lussuose boutique e ristoranti stellati completano lo scenario. Riportata alla gloria di un tempo, la leggendaria Mamounia ha conservato la propria anima e invita a (ri)scoprirne il suo charme. Hotel of the Year - Tatler Travel Awards 2010 Pacchetto 'Sensory Experience':
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