15/09/2009 20:10:03 | |
A BOLZANO A CORTINA IN TRE GIORNI TRA ANTICHE STAZIONI DI POSTA E RIFUGI IN QUOTA | |
![]() 13 settembre 1909-13 settembre 2009: DA BOLZANO A CORTINA IN TRE GIORNI TRA ANTICHE STAZIONI DI POSTA E RIFUGI IN QUOTA
Prove generali riuscite: il successo della celebrazione del centenario della Strada delle Dolomiti dall'11 al 13 settembre è l'incentivo allo sviluppo di un modello di turismo "lento", all'insegna della ri-scoperta dei luoghi, dei colori e dei sapori delle vallate che quella strada collega. E la chiusura della rievocazione storica dei 100 Anni di Strada delle Dolomiti segna simbolicamente la fine della stagione estiva: con i 20 centimetri di neve registrati oggi sul monte Lagazuoi ci si prepara alla stagione invernale. Erano 30 anni che una Lancia Lambda non guadagnava il Passo Pordoi fino a sabato 12 settembre 2009 quando il modello Torpedo del 1924 ha solcato il magnifico tratto della Strada delle Dolomiti che conduce al valico. Quello che è considerato il primo capolavoro di Vincenzo Lancia era infatti in testa al corteo di 34 auto rappresentative degli ultimi 100 anni e a un torpedone del 1938, una carovana che in tre giorni ha percorso l'arteria alpina inaugurata un secolo fa. Con partenza Bolzano, questo viaggio a ritroso nel tempo ha toccato Vigo di Fassa, Canazei, Arabba per approdare ieri a Cortina d'Ampezzo. Ed è stato il trionfale ingresso in Corso Italia l'ultimo atto della rievocazione storica dei 100 Anni di Strada delle Dolomiti, la via che ha permesso il collegamento di valli fino a quel momento isolate e lo sviluppo del turismo moderno. Protagoniste le vetture da sogno selezionate dal comitato scientifico del Cortina Car Club, felice sintesi del legame privilegiato che nella Regina delle Dolomiti corre tra territorio e motori: ben 10 Ferrari, 6 Alfa Romeo, 4 Lancia e 2 Maserati, l'eccellenza del made in Italy riunita per un'occasione davvero speciale. La carovana ha percorso 110 chilometri in 3 giorni, da Bolzano a Cortina: un itinerario mozzafiato che ha regalato agli equipaggi e ai turisti panorami così inebrianti da lasciare a bocca aperta per la generosità delle bellezze naturali prospettate ad ogni curva. Un'occasione speciale per ri-scoprire i luoghi che hanno costruito l'autentica cultura alpina e assaporare le tradizioni tramandate di generazione in generazione. Su e giù per i passi Costalunga, Pordoi e Falzarego, il tempo della manifestazione è stato scandito da Valtempo, l'azienda della Val Pesarina nata come esito produttivo del progetto "Pesariis - paese degli orologi" che, da sempre, opera per contribuire alla riscoperta della tradizione manifatturiera dell'orologeria come cultura materiale della montagna alpina.
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