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BHUTAN, LA TERRA DEL DRAGO | |
![]() BHUTAN, LA TERRA DEL DRAGO
Cosa può offrire allo straniero questo paese uscito appena ieri dal feudalesimo medievale ? Almeno tre cose: la varietà ambientale e paesaggistica, l'architettura e i festival religiosi. Il territorio spazia dalle pianure nella valle del Brahmaputra, poco sopra il livello del mare, alle colline e agli altopiani centrali a 2-3.000 m fortemente incisi dai fiumi, fino alle cime del versante sud dell'Himalaya alte fino a 7.500 m, molte ancora inviolate perché interdette agli alpinisti. Il 72 % si presenta ricoperto da foreste intatte, il 20 da nevi perenni, il 26 da aree protette che ospitano elefanti, leopardi, tigri, scimmie, rinoceronti, orsi, panda, cervi, antilopi e tanti uccelli, con una delle maggiori biodiversità del pianeta. Singolari le abitazioni rurali, assai simili agli chalet svizzeri, in un contesto lindo e ordinato da meritare l'appellativo di Svizzera del continente indiano. Ovunque il paesaggio risulta dominato dagli dzong (ce ne sono 1.300), imponenti costruzioni situate in punti strategici nello stesso tempo monasteri, templi, fortezze militari e centri amministrativi, che da sempre svolgono un'imprescindibile controllo sul territorio. Esiste poi una quantità incredibile di edifici religiosi: i goemba sono monasteri buddisti ubicati spesso in luoghi appartati e di non facile accesso, contenenti uno o più templi con le cappelle di preghiera, gli altari e le statue delle divinità. Infine i chorten sono dei piccoli stupa presenti un po' ovunque, contenenti reliquie e luoghi di preghiera e di offerte. Dopo la distruzione cinese delle opere d'arte in Tibet, quelle del Bhutan sono rimaste le uniche testimonianze della cultura religiosa e artistica del buddismo tibetano. Gran parte degli dzong e dei monasteri organizzano una grande festa annuale, le quali costituiscono momenti di intensa suggestione scenografica e di aggregazione sociale, con musiche, danze, canti, rappresentazioni teatrali, cerimonie religiose, preghiere, processioni votive, benedizioni e mercatini, che durano tre giorni dall'alba al pomeriggio, il tutto al suono di tamburi, gong, trombe e cimbali. Dato il loro elevato numero, in ogni momento dell'anno ce ne sono parecchi in contemporanea. L'operatore milanese "I Viaggi di Maurizio Levi" (tel. 02 34 93 45 28, www.deserti-viaggilevi.it), specializzato in itinerari a valenza culturale, ambientale e etnografica in tutto il mondo, nel proprio catalogo "Deserti" propone in Bhutan un viaggio di 13 giorni dedicato alla visita dei principali monumenti storici e artistici del paese, in occasione dei più importanti festival religiosi. Partenze di gruppo con voli di linea Lufthansa da Milano e Roma il 27 settembre, 28 ottobre, 13 febbraio e 27 marzo 2010, con guida italiana, oppure individuali settimanali- minimo due persone - per tutto l'anno con auto privata e autista e guida di lingua inglese, quote da 3.730 euro con pensione completa negli migliori hotel e guest-house esistenti.
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