IN MOSTRA IL FIORE DEI TEMPI. L'Italia che cambia negli almanacchi Barbanera dal 1950 al 1980
Testo di Giovanni Bosi In chiusura degli eventi dedicati ai 250 anni dell'Almanacco Barbanera, una mostra rivela quanto la celebre edizione, ancora oggi vivacissima, sia stata specchio dei tempi e non solo misuratore del tempo. Tutto accade in Umbria, al Museo del Vino di Torgiano, dove questo insolito evento espositivo offre uno spaccato dei cambiamenti che hanno attraversato l'Italia dagli anni '50 agli '80. Per capire da come eravamo come siamo. Ha aperto i battenti sabato 8 dicembre nelle preziose sale del MUVIT - Museo del Vino di Torgiano - la mostra il Fiore dei Tempi. L'Italia che cambia negli almanacchi Barbanera (1950-1980). Siamo in Umbria, in provincia di Perugia, dove la mostra si potrà visitare fino al 2 maggio 2013. Un evento che giunge in chiusura delle celebrazioni che hanno accompagnato i 250 anni del celebre lunario Barbanera di Foligno, un appuntamento nato da un tempo virtuoso che ha visto la Fondazione Lungarotti e la Fondazione Barbanera 1762 fare rete, allacciare i fili di un comune sentire per un progetto culturale che sottolinea l'importanza di fare leva sulle sinergie, buona pratica di sempre, ma soprattutto dei momenti, come quelli attuali, di non facile congiuntura economica. Il titolo della mostra (www.ilfioredeitempi.it) si deve a Gabriele d'Annunzio. Dal poeta è stato preso in prestito perché fu lui, estimatore e lettore del Barbanera, a definire il Fiore dei Tempi l'amato "libretto" - aggiungendo in realtà anche "saggezza delle Nazioni" - che gli giungeva ogni anno da Foligno e che custodiva gelosamente. Nata da un'idea di Erminia Irace e Manuel Vaquero Piñeiro, storici dell'Università di Perugia, l'evento espositivo offre uno spaccato, piacevole e originale, delle rapide trasformazioni sociali, economiche, culturali, dell'Italia del dopoguerra fino agli anni '80, testimoniate dalla immagini pubblicitarie presenti negli almanacchi. Sarà come sfogliare le pagine dei Barbanera, quelli raccolti nell'Archivio Storico Barbanera, e soffermarsi su quelle dove articoli, slogan e immagini sollecitano all'"acquisto" di un nuovo stile di vita, all'espressione di desideri e consumi mai sperimentati prima. Una mostra che riesce a cogliere, in un'edizione popolare, diffusa e da due secoli e mezzo accolta nelle case degli italiani, le dinamiche di una società che si trasforma, ma soprattutto capace di mettere in circolo, dopo la tragicità di un evento bellico, nuove vitali energie, a guardare e a muoversi nel futuro. Un po' quello che ci auguriamo questa mostra riesca a fare: aprire un confronto tra presente e passato per cercare nuove strade per il domani. E allora ecco le immagini uscire dalle pagine, uomini, donne, bambini, oggetti, si materializzano, entrano fisicamente nel Museo del Vino di Torgiano, luogo d'eccellenza che il New York Times ha addirittura indicato come uno dei più bei musei del vino al mondo. Qui, prendendo spunto dai lunari e almanacchi che appartengono al museo, si sono aggiunte le edizioni uscite invece dall'Archivio Storico Barbanera, presenze giunte a scandire un allestimento dove prende vita l'incontro tra i protagonisti delle "réclame" dei Barbanera, insoliti visitatori "vintage" e noi, visitatori di oggi. Perché in questi spazi la memoria dialoga con la contemporaneità, proprio come da sempre accade nelle pagine del Barbanera, e dove il grande protagonista è il tempo, quello che passa, ma anche quello che torna e che, a chi saprà coglierlo, potrà mettere a disposizione il suo più bel fiore. La mostra è realizzata con il contributo della Regione Umbria e con il patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, PerugiaAssisi Capitale Europea della Cultura 2019, Provincia di Perugia, Comune di Foligno, Comune di Spello, Comune di Torgiano, Università degli Studi di Perugia.
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