Dolomiti Friulane alla scoperta di saperi e sapori
Testo di Tiziano Argazzi Piancavallo, Valli Pordenonesi e Magredi terre ideali per un turismo di qualità a misura d'ambiente Il Friuli, una terra ricca di sfaccettature e contrasti. Un territorio dal grande fascino che merita di essere scoperto con calma per gustarlo fino in fondo, a cominciare dalla zona ovest, raggruppata nella Comunità montana del Friuli Occidentale. Una realtà di 26 comuni che si estende dal Livenza al Tagliamento ed è divisa in tre aree: le Dolomiti Friulane, la Pedemontana ed i Magredi. Uno scrigno di storia, di bellezze naturalistiche, di tradizioni e cultura. Ogni paese offre peculiarità naturali ed artistiche. Ad esempio Spilimbergo è nota per la scuola di mosaico, Sequals, patria di Primo Carnera, è famosa per la tradizione del mosaico e del terrazzo, Piancavallo per le importanti strutture sciistiche, Erto e Casso per la diga del Vajont e Maniago, a pieno titolo, capitale italiana della coltelleria. Una zona adatta ad ogni tipo di vacanza, per chi ama lo sport o i ritmi lenti del vivere bene ed i piaceri di gusti, gesti e tradizioni che vengono da lontano. È allora possibile "tuffarsi" in un viaggio indimenticabile alla scoperta di "saperi", "sport" e "sapori" di un territorio che aspetta solo di farsi conoscere per quello che è........una terra unica e meravigliosa. Maniago città delle coltellerie. Maniago con i coltelli ha un rapporto che è iniziato nel 1453 e si è consolidato nel tempo ed oggi è diventato il perno della sua economia. Il cuore della cittadina è piazza Italia, tra le più grandi del Friuli, con la grande fontana a base ottagonale. Davanti al Municipio, spicca Palazzo d'Attimis Maniago del 1570. Uno dei luoghi più interessanti è il Museo dell'arte fabbrile e delle coltellerie (www.maniago.it/contenuti/museo/home.html) dove è racchiusa la storia della coltelleria locale. Lungo un armonico percorso, diviso in tre sezioni, sono riproposti gli ambienti della produzione fabbrile dai primi battiferro fino alla odierna lavorazione dei metalli, i cicli di lavorazione dei materiali utilizzati per la realizzazione dei coltelli ed una ampia carrellata di coltelli, forbici, rasoi, cavatappi e vari strumenti da taglio realizzati a Maniago. Full immersion nella natura. Il Parco faunistico di Pianpinedo a Cimolais (www.pianpinedo.it) è una vera oasi della natura. Tante le passeggiate, adatte anche ai meno esperti, dove è facile incontrare cervi e stambecchi. Non è escluso che le marmotte facciano capolino dalla loro tana. Se si è particolarmente fortunati ci si può anche imbattere in qualche solitario camoscio. Percorrendo il sentiero botanico è inoltre possibile osservare numerose specie vegetali, alcune delle quali anche rare. Numerose sono anche le specie floristiche. Prima della full immersion nella natura è meglio passare dal Centro visite dove è stato realizzato un bosco ed una grotta virtuali dove suoni ed odori sono stati amplificati per renderli più percepibili. I piaceri della buona tavola. Ma un viaggio da queste parti è anche l'occasione per degustare i tanti prodotti tipici che esaltano la cucina friulana e ne rendono evidenti la capacità di amalgamare felicemente ingredienti naturali e stagionali, all'insegna di quel mangiare e bere bene che tanto ha a che fare con la qualità della vita: dai cjarsóns, al frico; dalla cacciagione ai formaggi; dalla polenta ai piatti a base di funghi e di erbe aromatiche, per arrivare alla pitina, polpettine fatte con carne di capra (ma anche di pecora, cervo e capriolo), passate nella farina e poi affumicate: una autentica leccornia inserita anche fra i presidi Slow Food. A Meduno, a pochi chilometri da Maniago, si può assaggiare una ottima "pitina" nella macelleria Bier in via Roma 1 (www.pitina.com). Per quanto riguarda i vini si consiglia una "capatina" a Valeriano di Pinzano al Tagliamento, alla azienda vinicola di Emilio Bulfon (www.bulfon.it) che ha riscoperto e valorizzato antiche varietà autoctone di vitigni del territorio del Friuli occidentale: Ucelut, Piculit-Neri, Sciaglin, Forgiarin, Cividin, Cjanorie e Cordenossa. Una palestra a cielo aperto. Tante le possibilità anche per gli sportivi di praticare, anche in vacanza, le loro attività preferite. Questa zona è una immensa, eclettica e coinvolgente palestra a cielo aperto perdippiù.... aperta tutto l'anno. Dalle vette alle valli, dai boschi ai fiumi ci sono tantissime possibilità per ciclisti e scalatori, sciatori e cavalieri, camminatori e canoisti. Sul monte Valinis a Meduno c'è anche una zona, che per le condizioni climatiche, è molto rinomata tra gli appassionati di parapendio. Cosa vedere. Ci sono tantissime possibilità. A Vivaro si consiglia una capatina da Gelindo dei Magredi (www.gelindo.it) un organizzato e tranquillo centro di turismo rurale dove è possibile concedersi anche una passeggiata in carrozza all'interno dei Magredi, un'ampia zona di protezione speciale per l'avifauna, situata alla confluenza dei torrenti Cellina, Meduna e Colvera. A Frisanco merita una visita il Museo della Casa e dell'Uomo in Val Colvera (aperto i festivi dalle 15 alle 19 e su prenotazione tel 0427-78061), dove un anziano della valle (Carlo Beltrame, classe 1912, da tutti conosciuto come "Carlin") ha pazientemente ricostruito, scala 1/10, chiesa, case, mulino, battiferro compresi arredamento, materiali e modi di costruzione tipici della vallata. Una autentica meraviglia assolutamente da vedere. Informazioni: Montagna Leader Maniago tel. 0427-71775. Sito: www.montagnaleader.org. Montagna Leader è un gruppo di azione locale, con sede a Maniago, che riunisce in un consorzio associazioni di categoria, enti locali, associazioni e soggetti economici. Ne fanno parte tra gli altri 26 comuni che corrispondono al territorio dell'intera Comunità del Friuli Occidentale. Come arrivare: Da Ferrara A13 fino a Padova, direzione Venezia, Mestre, poi A27 per Belluno seguendo la direzione Portogruaro e Maniago. In tutto 206 chilometri. Dove pernottare: Si consiglia Eurohotel Palace Maniago (www.eurohotelfriuli.it). Dove mangiare: Trattoria La Stella di Regis e Giuliana Cleva, via Principale, 38 a Meduno e Ristorante Al Belvedere (www.albelvedere.it) via Odorico, 54 a Sequals, che propongono ottimi piatti della tradizione friulana. Articolo già pubblicato su IL CENTRO di Ferrara e su Estense.com
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