"Rapporto sul Turismo 2010
testo di Flavia Maria Coccia, isnart È stata presentata lo scorso 14 luglio al Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo la prima edizione del "Rapporto sul Turismo 2010", pubblicato dall'Osservatorio Nazionale del Turismo in collaborazione con i suoi partner istituzionali: Banca d'Italia, Istat e Unioncamere-Isnart. Un Rapporto capace di fotografare "un settore di sviluppo industriale di fondamentale importanza per il nostro Paese - come spiega il Capo Dipartimento Caterina Cittadino - trasversale a diversi settori economici, che dà origine a una complessa filiera produttiva." Una nuova pubblicazione "resa possibile dall'azione coordinata di diversi soggetti che per missione istituzionale - aggiunge il Direttore Generale del Dipartimento Roberto Rocca - si occupano di ricerca statistica applicata al turismo". Ma veniamo ai risultati. Il 2010 si presenta come un anno complesso e segnato da molte contraddizioni su cui hanno influito in modo determinante la lunga crisi economica, la crescente globalizzazione che, grazie alla Rete, ha accentuato la concorrenza e la "guerra" dei prezzi tra le imprese, gli incidenti e le difficoltà che hanno coinvolto l'intero pianeta (dall'eruzione del vulcano all'allarme squalo in Egitto, al maltempo che, in periodi diversi, ha colpito tutta l'Europa, Belpaese compreso). In questo scenario il sistema Italia ha dimostrato di essere competitivo con le sue città d'arte, ma non poche difficoltà hanno colpito le località balneari. E per far fronte al cambiamento le nostre imprese ricettive, in particolare quelle alberghiere, hanno giocato la carta dell'abbassamento dei prezzi. Una strategia, questa, che ha dato i suoi risultati: tant'è che laddove il costo della vacanza non è sceso si sono avute performance più negative. In più bisogna tenere ben presente che il turismo italiano sta cambiando le sue abitudini più consolidate: non concentra più le proprie vacanze nel mese di agosto, considerando giugno, luglio e settembre come valide alternative all'altissima stagione. Il turismo internazionale, poi, sceglie il nostro Paese soprattutto in primavera. Nei primi sei mesi dell'anno le entrate turistiche in Italia dall'estero sono così aumentate del 5,3% rispetto al 2009 (nello stesso periodo la Spagna ha fatto registrare un +0,3% e la Francia un -5,7%).Analizzando nello specifico l'estate si nota una riduzione media dell'occupazione camere di quasi 4 punti percentuali e un calo del prezzo medio per camera del 7,5% (gli hotel di alta categoria sono andati in pareggio in termini di occupazione, riducendo però il prezzo del 12%). Il bilancio totale del comparto ricettivo italiano da gennaio a dicembre chiude infine con un -2,1% di camere vendute (-1,5% per il comparto alberghiero e -3,8% per l'extralberghiero). Rif. Isnart, Flavia Maria Coccia, tel. 06 2039891 - email: f.coccia@isnart.it
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