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Lombardia, sì alla nuova Legge Parchi


Testo di Maurizio Pavani 

 

Il commento soddisfatto dell'assessore regionale Alessandro Colucci per l'approvazione in consiglio della legge salva-parchi, dopo che l'entrata in vigore del Decreto "milleproroghe", di fatto, ne avrebbe certificato la soppressione.

Grande soddisfazione giovedì 28 luglio 2011 per l'approvazione in Consiglio Regionale della Lombardia della nuova legge "salva-parchi", espressa dall'assessore ai Sistemi Verdi e Paesaggio, Alessandro Colucci (in alto nella foto) che questa legge ha fortemente voluto e che nell'occasione ha così commentato: "Si chiude, e si chiude molto bene, un percorso di confronto e condivisione iniziato con gli stati generali e completato con una fitta serie d'incontri operativi con i rappresentanti territoriali e di categoria. La proposta di legge oggi approvata, salverà i parchi lombardi da una sicura soppressione, altrimenti prevista da una norma approvata dal Parlamento".
Il Decreto "milleproroghe", entrato in vigore lo scorso 27 febbraio, aveva di fatto previsto l'estinzione dei Consorzi di gestione dei parchi regionali entro fine anno. Regione Lombardia è corsa ai ripari e con l'approvazione del nuovo modello organizzativo dei Parchi ha messo in sicurezza l'intero sistema verde regionale.
"Dall'inizio della legislatura - ha poi spiegato l'assessore Colucci - abbiamo lavorato per strutturare un provvedimento che intervenisse sulla governance, definendo un nuovo rapporto tra i Parchi e il mondo esterno, soprattutto il mondo agricolo che dopo l'approvazione della normativa è chiamato a esprimersi sui provvedimenti di suo interesse. Nello stesso tempo, con la nuova normativa, si rafforza il concetto e il ruolo di salvaguardia e tutela, integrandolo perfettamente con l'idea che i cittadini possano fruire e godere pienamente i parchi, amare questo patrimonio e sentirlo davvero loro. Con la nuova legge - prosegue Colucci - si sancisce il concetto del fare sistema e si fanno entrare in rapporto tra loro i Parchi (con l'accorpamento di alcuni servizi - ndr) e si consente agli Enti gestori di offrire servizi e attività di pianificazione e programmazione territoriale e ambientale ai Comuni, a conferma della piena centralità dei territori e degli Enti locali. La nuova legge, inoltre, mantiene in capo ai Comuni il patrimonio di ogni Parco".
Per quanto riguarda le deroghe, il parere del Parco è vincolante, confermando quindi la centralità dei territori.
"Ai Gruppi di minoranza, che pur su differenti posizioni hanno comunque collaborato per migliorare la nuova normativa, voglio confermare la massima attenzione della Giunta attorno a questi temi per operare con efficacia nella valorizzazione dei sistemi verdi. Successivi momenti di approfondimento, inoltre, ci porteranno a capire le necessità di lavorare su ulteriori modifiche della normativa. La mia soddisfazione - ha infine concluso Colucci - è legata al fatto che dopo solo un anno da quando il presidente Roberto Formigoni ha voluto istituire questo nuovo Assessorato, si sta delineando concretamente e sta assumendo contorni precisi questo composito mondo fatto di sistemi verdi (parchi, foreste, riserve, ambienti naturali ecc. - nrd) con il paesaggio: un'espressione questa che racchiude in sé il bello, l'armonia, la cultura e le tradizioni delle nostre comunità; un'eccellenza della verde Lombardia che merita di essere valorizzata, salvaguardata e promossa in Italia e nel mondo".
Ai commenti dell'assessore Colucci, hanno fatto eco le parole del Governatore Formigoni: "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione di questa nuova legge sui parchi; un provvedimento normativo che consente ai parchi di poter continuare a operare ed essere ancora più efficienti nella tutela e valorizzazione dei nostri territori. Un plauso altresì alla compattezza della maggioranza; al riguardo segnalo agli ipercritici per partito preso che in questi giorni non hanno mancato di far sentire la propria voce, che la nuova legge regionale ha anche ottenuto il voto di astensione delle opposizioni più ragionevoli". (fonte Lombardia Notizie)
Questi i Parchi regionali lombardi che meritano di essere scoperti, apprezzati e vissuti.
Parco Adda Nord: interessa i territori rivieraschi dell'Adda lungo il tratto che attraversa l'alta pianura, a valle del lago di Como. In questo ambito il fiume, dopo aver formato i laghi di Garlate e Olginate, si snoda tra rive profonde
Parco dell'Adamello: è al centro della catena alpina, nelle Alpi Retiche, e comprende tutto il versante lombardo del gruppo dell'Adamello, nella porzione nordorientale della provincia di Brescia.
Parco Adda Sud: si estende lungo il basso corso dell'Adda, tra Comazzo e Rivolta d'Adda a nord e Castelnuovo Bocca d'Adda a sud. In questo tratto l'Adda acquista definitivamente il carattere di fiume di pianura e attraversa territori a connotazione prevalentemente agricola, con presenza di boschi naturali e seminaturali.
Parco Agricolo Sud Milano: un'entità territoriale di vaste dimensioni, praticamente estesa a quasi tutto il semicerchio meridionale della Provincia di Milano.
Parco Campo dei Fiori: il Massiccio del Campo dei Fiori e il Massiccio del monte Martica formano il Parco Regionale dl Campo dei Fiori. Il Parco che domina la zona collinare varesina, la pianura Padana e i piccoli laghi racchiusi tra i colli, a Nord e a Nord-Ovest è definito dal solco della Valcuvia, a Est è delimitato dalla Valganna e a Sud dalla città di Varese.
Parco dei Colli di Bergamo: situato nella provincia Bergamasca comprende una vasta superficie nei comuni di Almé, Bergamo, Mozzo, Paladina, Ponteranica, Ranica, Sorisole, Torre Boldone, Valbrembo, Villa d'Almé. Il Parco si estende su un'area di circa 4.700 ettari, situata tra i 244 e i 1146m d'altitudine.
Parco del Mincio: situato nella parte orientale della Lombardia, si estende tra il confine regionale a nord, a circa 2,5km dal lago di Garda, e il confine del Po a sud.
Parco del Monte Barro: con i suoi 900m, si eleva solitario dalla regione collinosa compresa tra la Brianza e il Lecchese, a ridosso del lago di Como.
Parco del Monte Netto: l'ultimo in ordine di nascita tra i parchi lombardi, è costituito dal Monte Netto che lo occupa per circa 2/3, da un'area collinare la cui altezza massima è di circa 130m slm, è circondato da una fascia variamente articolata di territorio che ne valorizza le potenzialità, proteggendo da fenomeni di compromissione.
Parco del Serio: segue il corso del fiume Serio allo sbocco della valle montana fino alla sua foce in Adda nel primo tratto, da Seriate a Mozzanica, si manifesta il singolare fenomeno dell'inabissamento delle acque del fiume nel sottosuolo, a causa della percorrenza del substrato, per cui il letto fluviale appare spesso come una biancheggiante distesa di ghiaccio.
Parco dell'Alto Garda Bresciano: il territorio del parco comprende il bacino occidentale del Garda e parte delle Giudicarie. Le notevoli diversità climatiche e geomorfologiche della zona determinano un interessante varietà di ambienti con un ecosistema lacustre caratterizzato da flora di tipo sub-mediterraneo e un ecosistema prealpino e alpino ricco di rarità floristiche.
Parco della Grigna Settentrionale: in Lombardia, tra Lario, Val d'Esino e Valsassina, a un passo dalle cime occidentali delle Orobie, il Parco si sviluppa su di un territorio di più di 5000 ettari attorno al massiccio delle Grigne, uno dei più noti gruppi montuosi della regione, composto dalla Grigna Meridionale o "Grignetta", e Grigna Settentrionale o "Grignone".
Parco della Valle del Lambro: il territorio del Parco si estende lungo un tratto di 25km del fiume Lambro compreso tra i laghi di Pusiano e di Alserio a nord e il Parco della Villa Reale di Monza a sud e comprende anche il tratto collinare del fiume Lambro e presenta caratteri differenti lungo il suo percorso.
Parco delle Groane: Le "Groane" sono costituite da una zona di peculiare interesse geologico e botanico nell'ambito del più vasto territorio di brughiera che occupa l'alta pianura lombarda a nord-ovest di Milano. 

Parco Lombardo della Valle del Ticino: il territorio del Parco coincide con quello dei comuni della Lombardia situati lungo il corso del fiume, dal lago Maggiore alla confluenza nel Po (248km).
Parco di Montevecchia e Valle del Curone: comprende la Valle del Curone e il rilievo di Montevecchia, nonché l'area pianeggiante attraversata dal torrente Molgora e dai suoi affluenti è l"ultima zona boschiva della Brianza orientale, in cui si fondono armoniosamente gli aspetti paesaggistici naturali con gli insediamenti umani tradizionali.
Parco Naturale Bosco delle Querce: dal punto di vista della geomorfologia, il Bosco delle Querce è collocato nell´alta pianura diluviale, a circa 210m slm, presso il margine tra l´area collinosa degli archi morenici a nord e le spianate terrazzate dei depositi fluvio-glaciali, dovuti allo smaltimento erosivi degli accumuli morenici a sud.
Parco Nord Milano: area periferica a nord di Milano, di cui rappresenta la zona a verde più compatta e sostanzialmente indenne dalla conurbazione.
Parco Oglio Nord. dal punto di vista della geomorfologia, il Bosco delle Querce è collocato nell´alta pianura diluviale, a circa 210m slm, presso il margine tra l´area collinosa degli archi morenici a nord e le spianate terrazzate dei depositi fluvio-glaciali, dovuti allo smaltimento erosivi degli accumuli morenici a sud.
Parco Oglio Sud: il Parco comprende il basso tratto del fiume Oglio che va dal confine con il Parco Oglio Nord (Comuni di Ostiano e Pessina Cremonese) alla confluenza con il fiume Po.
Parco Orobie Bergamasche: si estende lungo livelli altimetrici diversi a seconda delle varie zone. All'interno del Parco ci sono vette che sfiorano i 3000 metri come i Pizzol Diavolo di Tenda di grande interesse troviamo anche il Pizzo dei Tre Signori (2554m) posto nell'estremo confine nordoccidentale, il Pizzo Arera (2512m) posto nel settore prealpino.
Parco Orobie Valtellinesi: si estende sul versante settentrionale delle omonime Alpi, da una quota media di 900 metri fino al crinale, su una superficie di 44.000 ettari. Poco conosciute dal turismo di massa, queste montagne custodiscono, accanto ad un'antica presenza umana, i segreti di una natura ancora intatta.
Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate: il territorio compreso nei confini del Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate mostra come caratteristica ambientale peculiare la presenza di boschi continui ed estesi, che spiccano nel più vasto ambito territoriale della fascia alto-padana, dove la gran parte del territorio ha subito drastiche trasformazioni antropiche.
Parco Spina Verde: la particolare conformazione morfologica, la presenza di importanti vie di comunicazione storiche tra Europa continentale e area mediterranea, hanno fatto del territorio della Spina Verde, nei secoli, un importante crocevia di cose, persone e culture, oltre che culla di civiltà e caposaldo militare.

 

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