Fuoripista: Eliski, slalom da sogno in Canada e Russia
Testo di Claudio Primavesi Discese nella neve polverosa e soggiorno in lussuosi resort delle Montagne Rocciose e del Caucaso, l'esperienza che ogni sciatore vorrebbe provare almeno una volta Basta funivie, niente seggiovie e nemmeno skipass. Per salire un elicottero, per scendere la montagna intera ai nostri piedi. Non una stretta striscia battuta dai gatti, magari innevata dai "cannoni", ma un intero pendio di sottilissima polvere che disegna grandi nuvole bianche quando gli sci incidono fantastici "otto" nello strato di farina bianca. È l'eliski, la versione più chic e al tempo stesso edonistica dello sci, l'essenza dello sport bianco, il sogno di ogni sciatore che si rispetti. Certo, non sarà "ski-politically-correct" solcare le vette con queste libellule volanti rumorose e succhia kerosene (e per questo è vietato in alcuni Paesi, per esempio la Francia e quasi tutta l‘Austria), ma è un passatempo il cui fascino rimane immutato, un gioco che mette in discussione i parametri dello sci tradizionale, dove si contano i chilometri percorsi e l'estensione dei comprensori, perché quando si usa l'elicottero come skilift contano solo i metri di dislivello e quelli di neve che cade in un inverno, sovente superiori ai dieci. Anche perché spesso si scia in territori abitati solo dagli orsi e grandi quanto una regione italiana. La patria per eccellenza di questo costoso hobby è senza dubbio il Canada, dove è nato. Qui il termine "heliski" fa rima con Monashee, Bugaboos, Selkirk, Nelson, Revelstoke... Montagne selvagge tra l'Alberta e la British Columbia, sulle Rockies, dove fantastici lodge (chalet nel bosco) offrono tutti i comfort di un cinque stelle e le migliori esperienze culinarie. Una vacanza di lusso per qualche migliaia di sciatori che ha nella CMH (Canadian Mountain Holidays) e in Mike Wiegele, due autentiche istituzioni. La prima gestisce 12 lodges e altrettanti terreni di gioco e offre da 45 anni un'esperienza perfetta che alcuni puristi ritengono però troppo "di massa", mentre Wiegele, austriaco trapiantato a 40 anni fa a Blue River, in British Columbia, nel cuore delle Montagne Rocciose, gestisce il lussuoso Heli Village Resort, nel cuore delle montagne Monashee e Cariboo e propone vacanze più "snob" (www.wiegele.com). Darwin Viaggi (www.topskiing.it) propone una settimana da sogno dal 22 al 29 marzo a Bugaboos nel lodge Cmh (raggiungibile solo in elicottero) a 4560 euro (con volo e pensione completa). Si tratta di due ottime organizzazioni che hanno fatto la storia dell'eliski e una settimana in queste destinazioni sarà indimenticabile. Per chi, invece, vuole provare un'esperienza diversa, rimanendo in Nord America c'è l'Alaska, da sempre sinonimo di sci estremo. Qui Cordoba è una graziosa cittadina di pescatori e minatori sul mare, raggiungibile in aereo o in nave perché non è collegata con la rete stradale. Avalco Travel, organizzazione specializzata in soggiorni eliski in tutto il mondo che ha realizzato anche un interessante manuale pratico sull'argomento, molto utile per chi è alla prima vacanza di questo tipo (www.avalcotravel.com), propone 10 giorni in pensione completa ed eliski sulle Chugach Mountains a 5225 euro (volo da 850 euro). La nuova frontiera dell'eliski, però, è nei Paesi dell'ex Urss. Krasnaya Poliana, a pochi chilometri da Sochi, sul Mar Nero, ospiterà nel 2014 le principali competizioni dei Giochi olimpici invernali ed è da qualche anno la capitale russa dell'eliski. Qui il gioco è per qualche centinaia di persone piuttosto che migliaia, come avviene in Nord America. Si dorme spesso in piccole strutture (ma esistono anche dei nuovi quattro stelle) e si scia in un territorio immenso, tra quota 3200 e 900, sui ghiacciai come nelle foreste, magari con lo sguardo che corre verso il mare. Yak & Yeti è un'organizzazione francese che da più di 20 anni propone sci fuoripista in questo villaggio del Caucaso e ha da poco aperto una nuova base nella vicina Abkhazia, nella zona del lago Riza. Cinque giorni di discese (20 voli garantiti) in pensione completa costano 3690 euro, volo dall'Italia escluso (www.yak-yeti.com). La nuova frontiera nella frontiera, però, è la Kamchatka, all'estremo orientale della Russia, penisola vulcanica dove si scia in spazi sterminati, su vulcani e discese che arrivano fino al mare. Yak & Yeti e le Guide Monte Rosa (www.guidemonterosa.com) organizzano spesso vacanze in questa terra dove non è raro trovare pozze di acqua calda termale all'arrivo delle discese per un après-ski davvero insolito. Un sogno nel sogno... Articolo pubblicato su Il Giornale del 03/03/2010
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